Omicidio Tusa, il cognato confessa:| "Avevamo un brutto rapporto" - Live Sicilia

Omicidio Tusa, il cognato confessa:| “Avevamo un brutto rapporto”

Gambino, 80 anni, oggi si è consegnato alla polizia e nel pomeriggio ha confermato agli investigatori ed ai pm di avere sparato al cognato. "Non andavamo d'accordo da tempo, tra noi c'era dell'astio", ha dichiarato. Scoordinato e surreale il racconto delle sue due notti all'addiaccio: "Ho visto gli extraterrestri".

L'AGGUATO ALL'EX POSTINO
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PALERMO – Giallo risolto sull’omicidio di Giovan Battista Tusa: il cognato ottantenne Vincenzo Gambino si è costituito oggi alla polizia e ha confessato di avere ucciso il parente martedì pomeriggio. “Gambino ha confermato quello che avevamo già ipotizzato – dice Carmine Mosca, capo della Omicidi della squadra mobile – vista anche la sua latitanza dopo l’agguato. Ha parlato di un rapporto burrascoso da tempo con Tusa, ma il movente non è ancora chiaro, non ha spiegato il motivo per il quale, martedì, ha impugnato al sua calibro 38 ed ha sparato”. Nel corso dell’interrogatorio, Gambino avrebbe anche raccontato in modo scoordinato e surreale le sue due notti all’addiaccio, facendo riferimento ad invasioni degli extraterrestri e apparendo confuso.

Gambino, sottoposto a  fermo, dopo essere stato ascoltato dagli investigatori coordinati dai pm Leonardo Agueci, Maurizio Agnello, Sergio Demontis e Roberta Buzzolani, ha lasciato i locali della squadra mobile per essere trasferito al carcere Pagliarelli. L’ottantenne era ricercato da due giorni e l’attenzione si era concentrata su di lui nonostante i parenti della vittima si fossero chiusi in un silenzio che ben poco aveva contribuito alle indagini: stamattina la svolta. L’ottantenne ha infatti prima telefonato ad un parente dicendogli di avere deciso di contattare la polizia, agli agenti, poi, ha indicato il luogo in cui si trovava. E’ stato individuato nei pressi della sua abitazione di Villagrazia e fermato.

Ad alimentare i sospetti, nei giorniscorsi, anche il fatto che dalla sua abitazione, dopo la fuga, fosse sparita una pistola dello stesso calibro, 38, di quella che ha ucciso Tusa. Nonostante i precedenti per mafia della vittima, le indagini hanno subito preso un’altra pista. Si sarebbe trattato di un omicidio al culmine di una lite, motivazioni che troverebebro conferma nelle dichirazioni fornite oggi da Gambino, che ha parlato di un astio nei confronti di Tusa, che si sarebbe alimentato da tempo, sfociando nell’omicidio.

 


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