Ong, il procuratore Zuccaro: |"Parte di un sistema sbagliato" - Live Sicilia

Ong, il procuratore Zuccaro: |”Parte di un sistema sbagliato”

Le parole del magistrato nel corso del convegno "Le nuove frontiere dell'immigrazione".

traffico di esseri umani
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CATANIA – Un dibattito acceso, ma franco. Un confronto sul tema, attualissimo, del fenomeno dei flussi migratori che vede Catania protagonista in Europa. E il procuratore Carmelo Zuccaro, dal palco del convegno “Le nuove frontiere dell’immigrazione” organizzato dall’associazione Area Democratica per la Giustizia, non si nasconde dietro paraventi e va dritto al punto:  “Le Ong fanno parte di un sistema profondamente sbagliato, che affida la porta d’accesso all’Europa a trafficanti che sono criminali senza scrupolo. Questo è l’aspetto sbagliato delle cose che non risponde ne’ a senso di umanità ne’ di solidarietà. E non parlo di inchieste in corso, non lo farei con i giornalisti, – precisa il magistrato parlando con i cronisti – ma di un fenomeno generale”.

E quali sono le dimensioni di questo fenomeno? “Le dimensioni del traffico organizzato dei migranti – afferma ancora Zuccaro – non sono una variabile dipendente soltanto dal volume della domanda, che potenzialmente è inesauribile, e da quello dell’offerta. Ma sono in buona misura condizionate dalle risposte a livello politico, e in minima parte a livello giudiziario, che vengono adottate dalla controparte che più di tutte è coinvolta, e cioè l’Italia”. L’Italia non può arrendersi. Il procuratore di Catania avverte: “Se le autorità italiane rinunciano al controllo del flusso migratorio e se le misure adottate non vengono coerentemente applicate da tutte le componenti del sistema Italia, allora il fenomeno sarà esclusivamente governato dalle organizzazioni criminali che operano in Libia in un regime di monopolio”.

E non poteva mancare la bacchettata a Malta. Anche dopo quello che è accaduto con la nave Aquarius. “Il centro di soccorso italiano in mare interviene in un’area Sar che è stata estesa a 1,5 milioni di chilometri quadrati, circa, a causa del disimpegno delle autorità maltesi – argomenta Zuccaro – che pure dovrebbero presidiare un’area Sar di non modesta estensione lungo la rotta del mare Mediterraneo centrale, ma che, sistematicamente, rifiutano l’utilizzo dei loro porti per l’approdo. Dagli atti ufficiali – precisa Zuccaro – l’area Sar italiana è di 500 mila chilometri quadrati, e non è direttamente confinante con le acque territoriali libiche. Tra le due aree si interpone la Sar maltese, che è di 250 mila chilometri quadrati, dove l’autorità di soccorso di Malta si rifiuta sistematicamente di intervenire alle richieste di soccorso”.

Il convegno – a cui ha partecipato il Pg di Roma, Giovanni Salvi che ha anticipato i temi dell’incontro internazionale in una lunga intervista rilasciata a LiveSicilia ha come scopo quello di “affrontare il fenomeno migratorio in alcuni cruciali aspetti di sistema: dalla gestione dei flussi nei Paesi di partenza e di transito al sistema di accoglienza, dalla protezione internazionale e umanitaria al contrasto al traffico organizzato di migranti e alla tratta, tenendo conto delle crescenti difficoltà investigative e giudiziarie ad affrontare tali fenomeni criminali, e ciò con spirito fattivo e non dogmatico, cercando di contribuire a elaborare proposte migliorative”.

 


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