Ora tocca a te - Live Sicilia

Ora tocca a te

Messina Denaro sulla graticola
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Ora tocca a te.  A te che hai un nome che, solo a pronunciarlo, fa spavento. A te che hai regnato col sangue. Tu regni col sangue, anche se leggi i classici. A te che vesti firmato. Ti nascondi in una giacca Armani, perché vuoi sembrare una persona normale. Ma, dentro di te, tu lo sai che non sei una persona normale. Sei Matteo Messina Denaro.
Facciamo due calcoli: sulla graticola sono in due, secondo quanto detto dal procuratore di Palermo, Francesco Messineo, un’autorità in materia. Giovanni Nicchi e Matteo Messina Denaro. Il ragazzo, figlioccio di Nino Rotolo, tutto estorsioni, droga e viaggi. Il sovrano per antonomasia, quello che nasconde lo sguardo sotto un paio di occhiali fumè. Di certo c’è che il conto alla rovescia è cominciato. Le difese si assottigliano. Non ci sono più latitanze invincibili, se basta il lampo di un televisore per disintegrare tredici anni di assenza. Li prendono. E quando questi boss sanguinari si mostrano al chiarore dei flash, perdono tutta la tracotanza. Hanno uno sguardo da agnelli smarriti. Lo sguardo di chi ha visto atterrare un ufo in camera da letto.  Gli occhi di chi, semplicemente, non crede ai suoi occhi. Tutti così li ricordiamo. Brusca, gonfiato da una grassezza che – anche fisicamente – lo piazzava al giusto rango di mostro, di orco, massacratore di bambini. Provenzano, tutto casa e cicoria. Più piccolo della sua piccolezza, con le spalle rinsecchite in un tremito. Riina con le pupille indurite e incredule… I sovrani scannatori di un mondo bestiale, atterrati, nella polvere, tra le maglie della giustizia, non si raccapezzano più. Nemmeno Domenico Raccuglia si è comportato diversamente. Ha perso il coraggio. Ha perso la baldanza, uccisa dalle catene ai polsi. Guardare gli occhi per credere. Raccuglia, uomo vicino a Messina Denaro. Arrestato nel territorio di Messina Denaro. La rete del re si smaglia. Gli investigatori gli stanno mangiando l’ossigeno. Tante volte sono stati vicini, e viene da sperare che il momento della vicinanza definitiva non sia lontano.  Sarebbe curioso scoprire il colore degli occhi del re, senza la protezione degli occhiali. Ma, nel frattempo, come antipasto, potremmo perfino accontentarci dello sguardo di Giovanni Nicchi, detto “u picciutteddo”….

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