Orchestrali in "lutto" | In scena il funerale della Foss - Live Sicilia

Orchestrali in “lutto” | In scena il funerale della Foss

Funerale alla musica nel salotto cittadino. Così hanno protestato i dipendenti dell'Orchestra sinfonica siciliana. Poi l'incontro con Crocetta che apre uno spiraglio per il futuro della Fondazione

singolare forma di protesta
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PALERMO – Pugno duro dell’Orchestra sinfonica siciliana. Non si placano gli animi dei dipendenti della storica Fondazione che hanno messo in atto un gesto simbolico di protesta per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sul disagio vissuto da lavoratori e famiglie. Il salotto cittadino, sin dalle prime ore del mattino, è stato invaso da un corteo funebre che da piazza Castelnuovo ha sfilato per le principali arterie del capoluogo in direzione di Palazzo d’Orleans dove, nelle prossime ore, avverrà la tumulazione del “feretro”.

Un funerale alla musica in una città che, a detta dei lavoratori, “potrebbe brillare utilizzando artisti e professionalità presenti sul territorio” e invece “si avvia sempre più verso il degrado culturale”. Una considerazione amara se si pensa alla storia e alla tradizione centenaria della Fondazione: “Stiamo parlando dell’Orchestra sinfonica siciliana, un’eccellenza che ha fatto la tradizione di questa terra ormai martoriata – dichiara Massimo Barrale e le parole si fanno pungenti – L’Orchestra è viva, i dipendenti sono più che arzilli e l’intenzione è quella di non mollare. Ci stanno scavando la fossa”.

“Dopo il taglio mortale inferto dalla politica regionale, si è spenta l’Orchestra Sinfonica Siciliana” è quanto si leggeva sui manifesti affissi di fronte l’ingresso principale del Teatro Politeama. I musicisti muniti di una salma creata ad hoc con la custodia di un contrabbasso con tanto di drappo funebre e banda al seguito, hanno riempito il centro città bloccando per qualche minuto il traffico.

Una forma di protesta ironica che ha divertito turisti e passanti. Il motivo posto alla base dell’iniziativa però è di tutt’altra natura. Il personale, infatti, continua a lamentare il ritardo nella percezione degli stipendi e la mancanza di fondi adeguati per svolgere le normali attività di routine e fronteggiare la quotidianità. “La cultura sta morendo e con essa stanno andando via i nostri sogni e le nostre speranze. Non si riesce a svolgere attività normale, siamo in autogestione e la situazione è sempre più invivibile – incalza Tommaso Giambanco -. Chiediamo un intervento immediato al governatore Crocetta. Vogliamo solo respirare, le famiglie hanno bissogno di ossigeno e certezze”

Un grido d’aiuto rivolto soprattutto alle istituzioni ree di aver abbandonato a se stessa la Fondazione: “La protesta è ironica perchè è inammissibile che la Regione non si preoccupi minimamente di noi – tuona Ferdinando Caruso -. Attualmente siamo senza programmazione, senza attività, senza progettazione, senza i vertici che dovrebbero guidarla”.

aggiornamento (Ansa 17,22).  Si apre uno spiraglio nella crisi della Fondazione Orchestra Sinfonica siciliana. Dopo il funerale inscenato questa mattina per le vie del centro, con tanto di bara, carro funebre e banda musicale vestita di nero, i rappresentanti sindacali sono stati ricevuti a Palazzo d’Orleans dal governatore Rosario Crocetta e dallo staff dell’Assessorato regionale al Turismo, in rappresentanza dell’assessore Michela Stancheris. “Crocetta si è impegnato su tre fronti – spiegano i segretari di Slc Cgil Fistel Cisl Uilcom Uil Fials-Cisal, Maurizio Rosso, Francesco Assisi, Giuseppe Tumminia, Fausto Patassi -, trovare ulteriori risorse per il 2013 che permettano all’Orchestra di programmare la stagione artistica; ridurre al minimo la permanenza del commissario straordinario per procedere alla nomina di un Sovrintendente competente e all’altezza di gestire un’orchestra sinfonica; rendere possibile al più presto l’erogazione degli stipendi arretrati attraverso un’anticipazione di cassa”. “Prendiamo atto della disponibilità – dicono i sindacati – dimostrata dal governatore e, in attesa di provvedimenti concreti, manteniamo lo stato di agitazione”. La prossima iniziativa sarà quella di domani e sabato quando l’orchestra si esibirà in piazza Politeama alle ore 19.30.


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