Ore decisive per la Gesip - Live Sicilia

Ore decisive per la Gesip

La scadenza
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Sono ore decisive per il futuro della Gesip. Stasera Sala delle Lapidi si riunirà per approvare in extremis la delibera voluta dal sindaco Diego Cammarata per stornare il maggior gettito Tarsu sugli stipendi, in vista della riunione di giovedì del tavolo interministeriale nella quale il governo è pronto a mettere nero su bianco il piano di salvataggio delle società partecipate.

Una speranza che però è appesa a un filo: se il centrodestra non dovesse riuscire ad approvare la delibera i tempi si farebbero troppo stretti e qualunque sforzo “romano” verrebbe vanificato. Da lunedì, infatti, l’azienda di via Maggiore Toselli non avrà più un contratto col Comune, ovvero niente stipendi e niente servizi, e il governo nazionale avrebbe più di un problema a destinare somme nella manovra estiva per una società inattiva e a rischio liquidazione.

Gli occhi sono tutti puntati su Palazzo delle Aquile e in particolare sui 22 consiglieri di maggioranza, che stamane nel corso di un summit a Villa Niscemi sono stati precettati: tutti presenti domani o le conseguenze potrebbero essere serie, nessuna scusa sarà ammessa. Si dice che alcuni stiano rientrando dall’estero e che qualcuno sarà in Aula nonostante le cattive condizioni di salute, sta di fatto che il primo cittadino non vuole più assistere alla scena di mercoledì quando, in seconda convocazione, la seduta è saltata per la mancanza di cinque consiglieri di maggioranza, visto che il centrosinistra ha deciso di disertare.

Se la delibera verrà approvata, il Consiglio si riunirà nuovamente domenica e lunedì per esitare un’ulteriore delibera per l’affidamento del servizio alla Gesip, visto che il contratto di servizio è scaduto, in modo da permettere alla giunta di destinare ai lavoratori i circa sei milioni liberati in bilancio. “Sarà un passaggio necessario – ha detto il presidente del consiglio comunale, Alberto Campagna – dovremo riaffidare il servizio anche per un solo giorno, così da permettere all’amministrazione di prolungarlo in attesa della soluzione promessa dal governo, che dovrebbe essere presentata giovedì. Ma se la seduta dovesse saltare, sarebbe tutto inutile”. A quel punto la giunta potrebbe approvare un debito fuori bilancio, indigesto a molti assessori, oppure confidare nell’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao che concederà un’anticipazione di spesa per evitare il debito.

Il centrosinistra promette battaglia e ha già presentato oltre 1.000 emendamenti per tentare di fare ostruzionismo e far scadere i tempi. “Mi aspetto che le opposizioni lascino votare la maggioranza, o quello che ne rimane, per andare avanti sul percorso che si è delineato – ha aggiunto Campagna – le opposizioni facciano le loro dichiarazioni, nessuno pretende che facciano da stampella o votino l’atto, ma lascino che si voti evitando l’ostruzionismo”.


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