Orientagiovani, Squinzi: |"Non cercate scorciatoie" - Live Sicilia

Orientagiovani, Squinzi: |”Non cercate scorciatoie”

Il Centro Fieristico Le Ciminiere di Piazzale Asia ha ospitato  “Fuoriclasse”, la XX edizione di Orientagiovani. Senza peli sulla lingua il presidente nazionale di Confindustria: "Preparatevi in modo attento"

CATANIA- Si è appena conclusa la tre giorni organizzata da Confindustria e dedicata ai temi di orientamento, formazione e cultura d’impresa. I giovani hanno incontrato, tra i tanti ospiti presenti, il presidente nazionale Giorgio Squinzi, il vice presidente per l’Education Ivan Lo Bello e il presidente del comitato piccola industria Vincenzo Boccia.

E quest’anno la scelta di Confindustria, organizzatrice del consueto appuntamento dedicato all’orientamento degli studenti, è ricaduta su Catania anche e soprattutto per i significativi contributi resi dalla territoriale catanese capitanata dal giovane Antonio Perdichizzi. Catania è una delle startup city più importanti d’Italia ed è anche per questo che ai giovani della nostra terra si vuole dare la possibilità concreta di uno scambio diretto di esperienze, nozioni e testimonianze.

Molteplici i momenti di confronto tra giovani ed imprenditoria incentrati su orientamento, formazione e cultura d’impresa. Il Centro Fieristico Le Ciminiere di Piazzale Asia ha ospitato, infatti, “Fuoriclasse”, la XX edizione di Orientagiovani, manifestazione che fa il focus sulle opportunità offerte dal mondo del lavoro e sui percorsi formativi da intraprendere per favorire l’inserimento professionale, oggi, ahimè, sempre più complesso.

Che l’interesse fosse alto lo ha dimostrato la presenza di cinquanta scuole siciliane, coinvolte con più di mille gli studenti che hanno ascoltato attentamente i dibattiti animati non solo da imprenditori ma anche da personalità del mondo culturale-scientifico e da giovani start upper. Negli ultimi anni è diventato sempre più insistente il tema delle startup che, sebbene in Italia siano ancora poche rispetto ai competitors europei, rappresenta per molti la leva su cui puntare per dare una svolta alla situazione di stallo in cui versiamo. In forte crescita, quindi, l’ecosistema di incubatori, acceleratori, parchi scientifici e spazi di coworking.

Tra le novità di quest’anno, il concorso “Job shadow – Imprenditore per un giorno”, per dare ai ragazzi l’occasione di affiancare un imprenditore, un dirigente o un funzionario d’impresa in una tipica giornata lavorativa. E’ stato inoltre consegnato il IX premio Nazionale Orientagiovani alla Sifi, l’azienda catanese leader nel settore dell’eyecare dal 1935, il cui presidente Fabrizio Chines ha espresso il desiderio di condividere il riconoscimento, che premia l’impegno e la dedizione, con i tanti collaboratori che in quasi 80 anni hanno contribuito alla crescita aziendale.

“Uniamoci per far ripartire un Paese – ha dichiarato Squinzi – non facile oggi per realizzarsi come imprenditori ma ancora con grandi potenzialità. E poi – rivolgendosi alla gremita platea di studenti – dovete credere in ciò che fate, prepararvi in modo attento e non prendere le scorciatoie che, nel lungo periodo, non possono darvi soddisfazioni”.

Accanto agli alunni, quest’anno è stato previsto un appuntamento dedicato al corpo docente. “Orientainsegnanti”è stato pensato per dirigenti scolastici e docenti impegnati ad approfondire l’idea di un nuovo approccio alla didattica, più attento alle tecnologie e alle opportunità offerte dai social network.

La chiusura dei lavori è stata affidata alla Pmi Day – Industriamoci, l’evento promosso per il quarto anno dal Comitato Piccola Industria di Confindustria – presieduto da Vincenzo Boccia – che ha aperto le porte delle aziende a 100 giovani allievi delle scuole medie e superiori per raccontare da vicino il mondo delle imprese. A loro, infatti, è stata data la possibilità di visitare gli stabilimenti produttivi della Maplad, a Catania, ed acquisire una conoscenza diretta dell’impresa, dai macchinari agli impianti a quanti con le proprie mani realizzando un prodotto creano valore economico, occupazione e quindi benessere condiviso.

Le tre giornate, quindi, legate da un sottile fil rouge: se in passato aveva avuto la meglio il concetto di semplice “manovalanza”, oggi le imprese hanno bisogno di avvalersi di collaboratori sempre più specializzati ed è per questo che si punta sulla formazione, tema scottante. E non basta applicare pedissequamente il modello tedesco, al quale si è soliti guardare. Perchè l’Italia fa sistema a sè ed occorre quindi selezionare gli aspetti che di quel modello meglio si attagliano alla realtà che viviamo.

Secondo le previsioni CEDEFOP per il 2020, in Europa crescerà la domanda di livelli più alti di istruzione/formazione in tutti i tipi di lavoro ma sembra che l’Italia non stia rispondendo adeguatamente e, come se non bastasse, peggiore sarà la reazione in tema di lavoro altamente qualificato: avremo, infatti, una percentuale di lavoratori qualificati pari al 17,5% contro il 32% della media europea. Tra le figure più richieste, si guarda ai laureati in economia, in ingegneria dell’elettronica e dell’informazione, sanitari e paramedici, innanzitutto. Il diploma in discipline amministrative e commerciali darà accesso a 37.640 assunzioni (il 23,6% di quelle riservate ai diplomati); in indirizzo meccanico a 14.890 (9,3%), in discipline turistico-alberghiero a 10.870 (6,8%). Quali sono i nuovi mestieri? Addetti con un background umanistico ma al contempo dotati di forti competenze digitali che oggi rappresentano non soltanto l’ambito di specializzazione per molte delle professioni tipiche del Web 2.0 (Web Reputation Management, Digital Marketing, Web Revenue Specialist, ecc.) ma anche lo strumento fondamentale per l’esercizio di attività tradizionali dell’impresa (logistica, risorse umane, area commerciale).

“L’Orientagiovani 2013- ha affermato Antonio Perdichizzi ai microfoni di Livesiciliacatania – è stato un appello ai talenti che hanno voglia di mettersi in gioco ma anche un modo per motivare quanti sono sfiduciati e regalare loro la speranza di riscattarsi e riemergere. Ritengo essenziale – ha proseguito – soprattutto in questo momento di crisi, l’impegno di Confindustria verso le scuole e le università per favorire nel paese più cultura d’impresa, più innovazione, più collegamento con il mondo del lavoro”. Chiara, quindi, la linea adottata da Perdichizzi e la squadra giovanile catanese, in sinergia con l’intero apparato confindustriale: offrire l’opportunità di conoscere più da vicino il mondo dell’impresa e dare indicazioni per le scelte formative che potranno rivelarsi utili all’inserimento professionale.

Sul palco, a più riprese, il vice presidente per l’Education, Ivan Lo Bello: “Ai giovani consiglio di non farsi trovare impreparati. Perché l’Italia vuole e può ripartire con le idee vincenti delle sue menti creative, unica vera leva da attenzionare”. Tanti e diversi gli interventi e le testimonianze, tra cui quella della catanese Adriana Santanocito – fondatrice di Orange Fiber, il progetto di ricerca prossimo al conseguimento del brevetto – tante le parole di incoraggiamento.Tutti uniti, invece, quanto all’idea di <impegno>, ingrediente base per qualsivoglia attività imprenditoriale (e non solo).


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