"Orlando, ci hai delusi| Il piano premia chi è in nero" - Live Sicilia

“Orlando, ci hai delusi| Il piano premia chi è in nero”

Riceviamo e pubblichiamo la nota di un rsa della Filcams Cgil che punta il dito contro il piano del sindaco Orlando: "Premierà i tanti lavoratori che hanno già una seconda attività e costringerà tanti altri ad arrangiarsi allo stesso modo per fare quadrare i conti".

PALERMO – “Andando oltre i giudizi di qualche “yes man” che presta il fianco al politico di turno, ritengo che la responsabilità dei lavoratori della Gesip debba ricadere in primis su Orlando che, oltre ad essere primo cittadino, rappresenta il socio unico dell’azienda di cui facciamo ancora parte”. Comincia così una dura nota firmata da un rsa della Filcams Cgil alla Gesip, Charlie Biondolillo, che punta il dito contro l’amministrazione comunale e il piano presentato ai sindacati.

“Dopo sette mesi di annunci e lunghe attese – si legge nel documento – ritengo di potermi permettere di spendere qualche parola sul “prodotto finale”, il tanto atteso piano del sindaco di cui non sono per niente soddisfatto. Intanto l’assenza totale di un piano di rientro (4 anni di sacrifici e poi?), la poca chiarezza, le previsioni azzardate con un contorno di giochi di parole che a confronto farebbero apparire i piani industriali della Gesip stilati da professori della Bocconi. Tenere conto del personale che fisiologicamente uscirà dal bacino negli anni, sostenere che spetta di diritto la mobilità in deroga dopo l’ASpI o non tenere conto della cassa integrazione che gradualmente andrà a diminuire, confermano la mia analisi. Sarebbe opportuno lasciare scegliere i lavoratori se accettare il piano attraverso un referendum ma anche quale forma di lotta da intraprendere in caso di rifiuto”.

“Le nostre aspettative – conclude – erano ben altre dalle parole del sindaco durante la campagna elettorale. Aspettavamo con ansia il rilancio dell’azienda e i licenziamenti dei fannulloni che da anni infangano l’immagine, il duro lavoro e l’impegno dai veri lavoratori, la parte sana e trainante della Gesip. Quelli che sopportavano il cattivi odori ed il lavoro duro del canile e del cimitero. Quelli che accompagnavano i disabili a scuola. Questo piano premierà i tanti lavoratori che hanno già una seconda attività e costringerà tanti altri ad arrangiarsi allo stesso modo per fare quadrare i conti. Una vera apologia al lavoro nero. Ma io ringrazio comunque il sindaco per l’attenzione e l’impegno. Però mi auguro, qualora dovessimo realmente tornare a lavorare a 20 ore alla settimana, che eviti quantomeno qualsiasi vanto del caso”.


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