CATANIA – L’azienda forestale ha comunicato il pagamento delle spettanze del mese di Agosto per gli operai a tempo indeterminato, annunciando anche l’imminente pagamento per gli operai a tempo determinato. Entro metà della prossima settimana, inoltre, saranno allungate le giornate al fine di raggiungere le garanzie occupazionali previste dalla legge regionale 14/06 . Lo comunicano Fai, Flai e Uila di Catania che venerdì sono state convocate dalla Prefettura di Catania in merito ai ritardi dei pagamenti del mese di agosto; all’incontro erano stati convocati anche i dirigenti provinciali dell’Azienda forestale e dell’Ispettorato forestale. Questi ultimi non erano però presenti. Per questo i rappresentanti sindacali hanno chiesto di essere riconvocati la prossima settimana “tenuto conto dell’estrema incertezza in cui versano i lavoratori della categoria, sia per il ritardo dei pagamenti delle spettanze di agosto e sia per l’incertezza della stessa attività lavorativa”. I segretari delle tre sigle Alfio Mannino, Pietro Di Paola e Antonino Marino, ritengono “necessario mantenere lo stato di allerta della categoria fino a quando non ci saranno disposizioni chiare e precise e ci siano le dovute risposte ai pagamenti”.
ma dove sono tutti questi forestali,ne potrebbero mettere uno a guardia di ogni albero
La Sicilia ha un’area di quasi 25000 km. quadrati ! Bene perché non assegnare un km quadrato
ad ogni forestale , che segnali tempestivamente un principio di incendio ? Se poi la sua
area di pertinenza prende fuoco , non lo si paga ! Che butade …….
Sig. Assessore, l’atmosfera del suo messaggio (scelte politiche e azioni del suo governo) generano reazioni di delusione, rabbia, frustrazione e chiusura difensiva dentro il suo habitat ridotto in cenere. Che postula almeno un cenno di autocritica.
ci vuole l’esercito per presidiare il territorio.basterebbe prendere alcuni dei responsabili e dargli una lezione per tutti
certi commenti lasciano l’amaro in bocca, non è che con i forestali si risolve tutto od un chilometro quadrato ciascono quest’ultima fa sorridere perchè magari 1 km è vicino al mare e 1 km il cratere dell’etna, i contributi per i privati ai fini antincendio, poi qua fa proprio ridere, la Regione già non paga i danni provocati dalla fauna selvatica, figuriamoci pure questi contributi, consideriamo che le strade, stradelle per arrivare nei terreni in pratica non esistono piu’, quindi secondo voi perchè sono abbandonati, in compenso questi terreni abbandonati danno reddito infatti si paga pure sui terreni in abbandono, i forestali come detto nell’articolo salvaguardano (quando ci riescono) solo il Demanio regionale, qua invece vediamo incendi a ridosso delle case, quindi bisognerebbe ristrutturare tutta la prevenzione e comunque come detto prima ci vuole una legge che consente di entrare nei terreni abbandonati e/o non recintati, pulire il possibile e ricavare biomassa, quindi da un lato la spesa per pulire, dall’altro la biomassa ed il ciclo che effettua permette di guadagnare, riuscirà mai la Regione a disegnare il cerchio con un bicchiere?