Palazzo delle Aquile scricchiola: "Serve un intervento urgente" FOTO

Palazzo delle Aquile scricchiola: “Serve un intervento urgente” FOTO

Commenti

    Il vecchi detto “ il pesce puzza dalla testa” calza perfettamente all’ attuale situazione cittadina
    Il degrado di palazzo delle Aquile è lo specchio del degrado di tutta la città.

    lo specchio di questa città

    A rischio la loro incolumità? S’interverrà I MME DIA TA MEN TE mentre il resto degli edifici cittadini crolla e scricchiola già da anni.

    e noi cittadini ci lamentiamo che viviamo in una città distrutta e dimenticata dalle istituzioni…….quando lo stesso palazzo dove ci lavorano proprio loro è in totale abbandono. ma cosa pretendiamo da questi in capaci…..

    Orlando sei il peggiore sindaco della storia di Palermo

    i risultati fantastici della trentennale visionaria amministrazione di Palerno. Vergogna per tutti i collusi

    Orlando troppo impegnato a tagliare nastri non di è mai accorto di questo sfascio a meno che non sia casa sua.

    Farà la fine del ponte di Corleone e di quello sullì’Oreto. I politici li vedo a villa Bonanno sulle panchine.

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i dirigenti in teoria sono 559, quelli che sono a capo di aree e servizi sono 479, gli 80 di differenza sono tra i dirigenti generali, uffici di gabinetto, uffici speciali, fondo pensioni, aran e posti fuori ruolo. Le riduzioni previste per il prossimo biennio sono fatte sull'elemento età, ossia gente che raggiungerà il limite dei 67 anni e cocci e quindi andrà via, ma non tiene conto di quelli che invece andranno via per raggiunto limite contributivo, e questo perchè ovviamente chi di competenza non lo sa e lo scopre per via dell'istanza del dipendente. Per cui alla fine della fiera se resteranno senza dirigenti un centinaio di strutture non ci si meravigli, considerato che peraltro questa proposta è datata 2023, che i dirigenti sono stati prorogati ben due volte, ora arriverà al terza e per un periodo di tempo insufficiente e ce ne vorrà una quarta.

Se non è zuppa è pan bagnato. In effetti quando ci classificano come ignoranti e incapaci di dare una svolta a questo modo di fare, non hanno tanto torto, anzi non ne hanno alcuno. La politica isolana è fatta di sudditanza, compromessi e influenze varie che si concretizzano poi in interessi personali o di partito con coalizioni che devono autorigenerarsi. In questo contesto le ingerenze esterne di ambienti affaristici trovano terreno fertile. Nel frattempo continuiamo a godere di assenze infrastrutturali, mafia asfissiante e servizi da terzo mondo. Un treno riporterà nei prossimi giorni trolley griffati e affetti a tempo determinato.

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