PALERMO – Un’altra ala del Palazzo Reale, da oggi, è fruibile ai visitatori. Questa volta si potrà conoscere una parte della storia sotterranea del Palazzo e della città di Palermo. Questa mattina, infatti, è stato inaugurato l’Itinerario Archeologico di Palazzo Reale, denominato dalla Fondazione Federico II “Radici Ritrovate”. Già i primi biglietti sono stati venduti venduti e i visitatori sono impazienti di scoprire una grande novità.
“Riapriamo le Mura Puniche – ha dichiarato con entusiasmo Gianfranco Micciché presidente dell’Ars e della Fondazione Federico II – . È stato rifatto tutto il percorso delle Mura, è stato rinnovato dal punto di vista del percorso, ma la novità è che oggi vengono inserite quattro nuove teche con reperti punici straordinari. Questo dà la certezza che quello che c’è sotto il Palazzo nasce 2500 anni fa. Una cosa pazzesca ed incredibile – ha continuato il presidente -. Questa è una terra meravigliosa e ogni giorno scopri una cosa nuova dal punto di vista culturale. Questa riapertura, che era pronta l’anno scorso, è un altro tassello di sistemazione di questo Palazzo che siamo riusciti a fare con la Fondazione Federico II”.
Micciché, con orgoglio, rivendica quanto fatto dalla Fondazione negli ultimi anni: “Vorrei che fosse ricordato. Si parte dall’apertura del portone monumentale, si ricostruisce tutto il percorso del corridoio medievale e si finisce con l’apertura delle Mura Puniche. Sinceramente non so che altro possiamo inventarci – ha concluso”.
Al fianco di Micciché Patrizia Monterosso, direttore generale della Fondazione Federico II: “Abbiamo seguito un progetto entusiasmante di piena fruizione di questo Palazzo. Nel 2018 il presidente ragionava con la Fondazione per riaprire e rileggere la storia di Palermo e del Palazzo. Nelle mura – ha dichiarato il direttore generale – troviamo dei reperti che testimoniano insediamenti antecedenti al periodo Arabo-Normanno, un’organizzazione di una civiltà che ha lasciato un segno in questa città e alla Sicilia. Abbiamo dei reperti punici, risalenti al V Secolo avanti Cristo, addirittura integri. Ritrovamenti di scavi risalerei al 1953 oggi in esposizione qui a Palazzo Reale. Interessante, per il periodo islamico, la mappa che abbiamo acquisito dall’Università di Oxford che rappresenta la Palermo del 1020, quindi in pieno periodo Islamico”.