Palazzo Tarallo, nuova sede| per la "tradizione siciliana" - Live Sicilia

Palazzo Tarallo, nuova sede| per la “tradizione siciliana”

Diverrà un archivio unico del patrimonio documentario della cultura tradizionale siciliana. Lo ha deciso la Giunta comunale approvando lo schema di Protocollo d'Intesa tra il Comune di Palermo e cinque prestigiose istituzioni culturali.

la giunta orlando
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PALERMO – Palazzo Tarallo sarà sede di un archivio unico del patrimonio documentario della cultura tradizionale siciliana. Lo ha deciso la Giunta comunale approvando lo schema di Protocollo d’Intesa tra il Comune di Palermo e cinque prestigiose istituzioni culturali attive da decenni in città e nel Paese: l’Associazione per la Conservazione delle Tradizioni Popolari – Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino, il Centro Italiano Di Iniziativa Musicale, il Centro di Studi Filologici e Linguistici Siciliani, il Folkstudio e la Fondazione Ignazio Buttitta.

Si tratta della creazione di un vero e proprio polo culturale tra istituzioni pubbliche e private, volto a determinare le condizioni per la migliore fruizione pubblica del patrimonio da ciascuna custodito e per la massima sinergia nella realizzazione di azioni di valorizzazione e promozione della cultura popolare. Il vasto patrimonio documentario (bibliografico, nastro grafico e audiovisuale) inerente alla cultura tradizionale siciliana, raccolto a partire dalla metà degli anni ’60, fa parte delle dotazioni di proprietà delle singole istituzioni culturali che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa e confluirà tutto in un unico polo culturale. Al fine di tutelarlo e consentirne nel contempo la consultazione sulla base di criteri univoci e rispondenti agli standard più aggiornati, il progetto prevede, infatti, la creazione di un singolo fondo presso l’antico palazzo di via della Pergole che è già, peraltro, sede della Biblioteca Etnografica del Museo Pitrè che entrerà a far parte del nuovo polo culturale. In questo modo si amplierà significativamente l’offerta culturale della città.

Il progetto consente di creare un polo archivistico-bibliotecario della cultura tradizionale siciliana che annovera un patrimonio documentario vastissimo che comprende complessivamente: una Nastroteca costituita da circa 3800 supporti originali registrati “sul campo”, una Videoteca costituita da circa 2300 supporti video di diversi formati, una Biblioteca costituita da circa 17000 volumi e riviste specialistiche italiane e straniere e una Foto diateca costituita da circa 15000 immagini. Fanno parte del patrimonio del nuovo polo culturale, tra l’altro, anche i preziosi manoscritti de poeta Ignazio Buttitta.

“L’istituzione di un archivio unico del patrimonio documentario della cultura della tradizione siciliana – ha detto il Sindaco Leoluca Orlando – è l’espressione della volontà di questa Amministrazione di continuare il percorso che mette la cultura tra le grandi priorità della città. Si compie, così, un altro passo importante che coniuga la possibilità da parte dei cittadini e dei turisti di fruire di Palazzo Tarallo con la possibilità di ripercorrere le nostre radici e la nostra storia. Il mio apprezzamento – conclude il Sindaco – va a tutte le istituzioni culturali che hanno creduto a questo progetto di grande spessore”. “Siamo di fronte – ha detto l’Assessore alla Cultura Francesco Giambrone – ad una nuova importante occasione di crescita per la città che si concretizza in sinergia con importanti associazioni e istituzioni della città e che hanno raccolto nel tempo uno straordinario patrimonio formato da libri, materiale video e materiale fotografico espressione della cultura palermitana e siciliana e che oggi è riunito in un unico polo culturale a disposizione della città, degli studiosi e dei turisti. Una occasione per valorizzare un palazzo storico poco frequentato da palermitani e turisti, ma anche una opportunità per continuare a costruire il rapporto virtuoso tra pubblico e privato no profit per la realizzazione di finalità di pubblica utilità. Un’altra buona pratica e, per alcuni versi, un modello da seguire anche in futuro . Questo – conclude Giambrone – è un altro pezzo del progetto Palermo 2019 Capitale europea della Cultura che prosegue nonostante sia stato fermato dal punto di vista amministrativo”.

In particolare l’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo – Area della Cultura si occuperà del coordinamento di tutte le attività, della gestione e della manutenzione ordinaria e straordinaria dei locali, mentre sarà competenza delle singole Istituzioni Culturali sottoscrittrici: la gestione e la manutenzione ordinaria e straordinaria dei materiali documentari, con particolare riferimento alla valorizzazione e all’incremento di tale documentazione, alle esposizioni temporanee e ai prestiti, alle attività di ricerca e studio; il corretto funzionamento e la manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature tecnologiche, all’aggiornamento dei software e della programmazione utilizzata, alla gestione e cura degli exhibit; la ricerca scientifica, con la stipula di specifici accordi di partnership e partecipazione a programmi di ricerca con università, enti pubblici e privati e singoli studiosi, garantendo per tali fini l’accessibilità e la consultazione del materiale documentario; la didattica, attraverso la promozione e il sostegno delle attività di sensibilizzazione al valore del patrimonio documentale, la collaborazione con le istituzioni scolastiche e culturali per la produzione e il coordinamento di progetti educativi ed attività didattiche rivolte a varie tipologie di pubblico, nell’ottica dell’apprendimento continuo, dell’interculturalità e dell’interdisciplinarietà; le pubblicazioni, sulla base di una pianificazione di attività concordate con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo Area della Cultura – che porti alla pubblicazione di un proprio programma, sia in forma cartacea che multimediale, attraverso il quale sostenere la divulgazione dei risultati delle attività di ricerca, studio e didattiche; la cura della Biblioteca Etnografica del Museo Pitrè già ospitata a Palazzo Tarallo; le attività culturali, prevedendosi l’organizzazione, il sostegno e la produzione di attività e manifestazioni culturali – rivolte tanto al pubblico generico quanto a quello specialistico – che abbiano come finalità la valorizzazione del patrimonio legato alla tradizione culturale siciliana. A titolo esemplificativo, tali attività culturali si concretizzano in visite guidate (rivolte a singoli utenti o a gruppi), conferenze, incontri, seminari, convegni, corsi, laboratori, mostre temporanee e installazioni.

A quest’ultimo fine è ammessa la collaborazione con altre istituzioni culturali per la coproduzione o lo scambio di mostre a tema. Verranno, altresì, programmati incontri allo scopo di presentare i risultati delle ricerche, degli studi e delle attività didattiche, nonché mostre didattiche. Infine, le Istituzioni Culturali sottoscrittrici si impegnano a donare le proprie pubblicazioni, sia quelle già edite che quelle future, alla Biblioteca Etnografica del Museo Pitrè. Il Protocollo d’Intesa non comporterà nessun onere di spesa per il Comune di Palermo. Saranno le Istituzioni Culturali a far fronte a tutte le spese relative alla costituzione dell’archivio, compreso l’allestimento multimediale e le attività di promozione ad esso legate, da realizzare presso Palazzo Tarallo.

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