Palermo a un passo dai 50 punti | Giovani e talento: inizia il futuro - Live Sicilia

Palermo a un passo dai 50 punti | Giovani e talento: inizia il futuro

Con la vittoria dell'Olimpico, i rosanero vanno a una sola lunghezza dall'obiettivo fissato a stagione in corso. La fortuna non è sempre stata dalla parte di Dybala e compagni, e con un clima così sereno sarà più facile fare programmazione per il futuro.

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PALERMO – Si puntava a cinquanta, si è arrivati a quarantanove. Un punto che, in tutta sincerità, nessuno prenderà come un fallimento o come un mancato obiettivo. Il Palermo chiude il proprio campionato alle soglie di una quota nata per darsi un ultimo “traguardo”, in una stagione che altrimenti rischiava di terminare in un limbo lungo un mese. A salvezza raggiunta e con l’Europa ormai salutata da un pezzo, Iachini e i suoi uomini non potevano avere più particolari ambizioni di classifica, tant’è che il prosieguo del campionato è stato improntato principalmente sullo sviluppo di quei giovani che il prossimo anno saranno chiamati a giocare da titolari. Il campo, però, non poteva essere snobbato. Questo è il vero significato dietro ai cinquanta punti.

Alla fine, anche se sono quarantanove, il Palermo ha dato dimostrazione di voler raggiungere il “suo” traguardo. Poco importa la posizione in classifica, un undicesimo posto su cui chiunque avrebbe messo la firma anche solo ad ottobre, quanto semmai l’aver visto una squadra disposta a giocarsela nonostante una serie di variabili impazzite. Senza più obiettivi reali e con rotazioni allargate per favorire quello che sarà un necessario ricambio tra i titolari, il rischio di sedersi era ampio. Invece il Palermo ha dimostrato di esserci con la testa fino all’ultimo secondo del campionato, dove sono prevalse le motivazioni di un Belotti a secco da quattro mesi esatti e di un Vazquez nuovamente vestito d’azzurro. La volontà di chiudere la stagione a testa alta, senza regalare nulla a nessuno, alla fine ha premiato Iachini e la sua squadra.

In questo scorcio di stagione senza patemi, il Palermo ha sfatato persino il tabù trasferte. Vero, nel mezzo sono arrivate due sconfitte interne, però da Cagliari e da Roma i rosanero sono tornati con un totale di sei punti in saccoccia. Due vittorie consecutive che, lontano dal Barbera e in massima serie, il Palermo non raccoglieva dall’ottobre 2010 con Delio Rossi in panchina. Era l’inizio della stagione che portò alla finale di Coppa Italia, si inizia con la vittoria all’Olimpico di Torino per 3-1 contro la Juventus e si prosegue con la vittoria del Franchi di Firenze sulla Fiorentina per 2-1. Quasi cinque anni dopo, il Palermo è riuscito a far sue due trasferte consecutive, spezzando un incantesimo che ha accompagnato le ultime stagioni mediocri dei rosa in A.

E quei quarantanove punti, ai quali è mancata solo un briciolo di fortuna per trasformarsi in cifra tonda, issano il Palermo di Iachini nelle immediate vicinanze dei predecessori che hanno lottato per l’Europa. Dal record di Delio Rossi, passando per le due annate iniziate con Guidolin, la stagione di Delneri e Papadopulo, fino all’Europa League sfiorata con Ballardini. Dopo di questi, c’è lui, l’uomo col cappellino che doveva solo salvare questo Palermo, e che senza pali e traverse sarebbe probabilmente nell’Olimpo della storia rosanero. Con i se e con i ma non si può fare la storia, però ci sono le basi per ripartire verso una nuova stagione da vivere in primis con tranquillità. L’obiettivo dei cinquanta punti, per quanto sfiorato quest’anno, può essere rinviato alla prossima stagione.


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