Palermo: Onorato, le preoccupazioni e le confidenze alla moglie

Onorato, le preoccupazioni prima della tragedia e le confidenze alla moglie

Si aggiungono tasselli nelle indagini sulla morte dell'imprenditore

PALERMO – Angelo Onorato era preoccupato, ne aveva parlato con la moglie, l’eurodeputato Francesca Donato. Ed è anche, e soprattutto, per questo che la donna non crede all’ipotesi del suicidio che con il passare delle ore, però, convince sempre di più gli investigatori.

Il corpo di Onorato è stato trovato senza vita sabato scorso dentro il suo Suv, un Range Rover parcheggiato in via Salvatore Minutilla, nei pressi di via Ugo La Malfa.

Aveva una fascetta di plastica stretta attorno al collo. Un’altra fascetta è stata trovata fuori dalla macchina. Le immagini delle telecamere mostrano che è arrivato da solo in auto.

Qualcosa non andava sul lavoro. L’architetto Onorato, titolare del negozio di materiali per l’edilizia Casa e di alcune società, ma anche impegnato come professionista in alcuni cantieri, ne aveva discusso con la moglie.

Un parcheggio a Monreale, i negozi a Palermo, un capannone a Capaci: riferimenti a situazioni complicate, a persone con cui era entrato in contatto. Sembrava l’ordinaria amministrazione di un imprenditore, altrimenti sarebbe scattato l’allarme.

Nessuna spiegazione specifica, però. E nessun nome probabilmente per tenere la famiglia al riparo. Onorato era fatto così, dice chi lo conosce bene, abituato a risolvere le faccende da solo.

Lo stesso peso che portava dentro potrebbe averlo spinto ad affidare una lettera all’avvocato tributarista, Fabrizio Macchiarella, da consegnare alla moglie qualora fosse successo qualcosa di brutto. Una lettera in cui parla di “persone sbagliate” e “gente che mi vuole male”, ma che contiene soprattutto parole d’amore per la moglie e i figli.

“Sto vivendo i momenti più difficili e devastanti della mia vita. Il dolore è inimmaginabile”, dice Francesca Donato. “Ci sono indagini in corso, lasciamo lavorare la polizia”, aggiunge. Sul fronte investigativo si aggiunge un tassello all’ipotesi suicidio. Onorato è arrivato da solo in macchina.

Il procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e l’aggiunto Ennio Petrigni hanno aperto un fascicolo per omicidio. È un atto dovuto. Si continua a propendere per la tesi del suicidio, anche se il motivo del gesto è tutt’altro che chiaro. Ci sono degli accertamenti, alcuni irripetibili, come l’autopsia, che sarà eseguita oggi pomeriggio.

Se davvero è stato un suicidio, cosa ha spinto Onorato al gesto estremo? Chi lo ha visto fino a poche ore prima della morte lo definisce tranquillo. La sera prima era stato ad una festa al circolo del Tennis di Palermo. Aveva mandato dei messaggi elettorali ad alcuni amici.

I poliziotti della squadra mobile scandagliano la vita dell’imprenditore, la lista di contatti e le telefonate. Il giorno del ritrovamento era andato a prendere un parente in aeroporto. Gli ha detto che aveva un appuntamento a Capaci “per risolvere una cosa bonariamente”, ma non c’è andato.

Si è fermato nella bretella che costeggia l’autostrada, dove la moglie e la figlia lo hanno trovato morto. Una morte che ha creato sgomento. Qualcuno ha lasciato un fiore davanti alla vetrina del negozio Casa in viale Strasburgo.

Parenti e amici continuano a ripetere che Onorato mai avrebbe potuto anche solo immaginare di suicidarsi.


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