Palermo-Bari, parla De Sanctis: "Tutto su Brunori e il mercato"

Palermo-Bari, parla De Sanctis: “Tutto su Brunori, il mercato e i risultati”

Il ds: "La presenza della società tanto richiesta è un segnale inequivocabile"
CALCIO - SERIE B
di
4 min di lettura

Presenza a sorpresa nel post partita di Palermo-Bari. Dopo la vittoria per 1-0 dei rosanero, in sala stampa è arrivato Morgan De Sanctis, direttore sportivo del club di viale del Fante. Il dirigente della società del capoluogo siciliano ha tracciato un bilancio al giro di boa del campionato di Serie B. 

“Sono qui perché avevamo deciso che fosse l’opportunità giusta per fare un bilancio alla fine del girone di andata. Il mister non ci sarà nel post partita e non ci sarà neanche fino alla gara col Cittadella”, ha iniziato il ds.

Vittoria importante per la classifica. Le aspettative di inizio stagione non sono state rispettate, è normale che ci sia insoddisfazione nei tifosi. La stessa che coltiviamo noi dentro Torretta, che hanno i giocatori e lo staff tecnico e chi lavora per il Palermo. Siamo consapevoli che questo non è il cammino voluto, ma siamo anche consapevoli che dobbiamo fare di più e meglio perché il girone di ritorno possa essere più soddisfacente e positivo di quello appena concluso”.

“Il mister è tranquillo – ha aggiunto De Sanctis -, oggi probabilmente per la prestazione tirata fuori, magari non la migliore, ma allo stesso tempo vedere i giocatori premiati nell’ordine difensivo e anche questo è motivo di soddisfazione. Dobbiamo dare anche questi messaggi che la squadra sa soffrire e tenere i risultati nonostante nonsia padrona del gioco”.

Sul mercato di gennaio, il direttore è molto chiaro: “Il mercato di gennaio è un’opportunità, ci saranno delle opportunità e la società si farà trovare pronta se da parte di tutti e se i nuovi che arriveranno possano dare un contributo più importante di quello dato all’interno della rosa. Una delle cose più importanti che succederà è il recupero di Blin, per esempio”.

Non c’è dicotomia tra nuovi e vecchi – prosegue -. Se alla fine del girone di andata abbiamo 24 punti è evidente che non c’è stato un contributo importante di chi già c’era e dei nuovi arrivi. Io nello specifico non ci entro, tre dei nuovi arrivi sono stati sostanzialmente pochissimo utilizzati e mi riferisco a Gomis, Blin e Pierozzi. Gli altri nuovi hanno giocato, le scelte fatte questa estate sono state fatte per far essere il Palermo più forte rispetto allo scorso anno. Ad oggi questa cosa non l’hanno dimostrata e abbiamo ancora 19 partite per dimostrare. Alla fine del mercato di agosto e anche all’inizio di settembre, le aspettative sembravano per un lavoro fatto bene. Siamo consapevoli e non lesineremo impegno, energie che si inverta la tendenza nel girone di ritorno”.

Brunori? Voglio sottolineare che è al centro del progetto e continua a esserlo fin quando sarà. Non è un giocatore come gli altri, tute le scelte fatte fino a oggi sono scelte tecniche. Oggi Matteo è significativamente un esempio di un tipo di prestazione positiva come lo sono stati tutti gli altri. Lui è il nostro capitano e nessuno lo mette in discussione per motivi extracalcistici, è tutto all’insegna della scelta tecnica. Tutti i giocatori sono sul mercato e nessuno lo è, il City e il Palermo hanno una forza di farsi rispettare i valori che questo gruppo ha”. 

I 24 punti in 19 partite sono un risultato insoddisfacente. Anche il sottoscritto pensa che si poteva fare meglio. Non fate il giochino dei giocatori che non sono arrivati pronti peché non esiste. Appuah può essere una giovane scommessa. Sono arrivati Gomis, Nikolaou, Baniya, Blin, Verre, manco Pierozzi è più una scommessa in Serie b. Le Douaron non è una scommessa, ha numeri importati in Ligue 1. Poteva avere un periodo di adattamento. Valutiamo il curriculum dei giocatori. Questa è tutto fuorché una rosa di scommesse. Per me prendere un giocatore duttile che rinuncia alla Champions League e convincerlo per farlo venire a Palermo è stato motivo di grande soddisfazione. Che stia accelerando solo ora? Va bene, meglio tardi che mai. Ma il resto delle operazioni sono stati investimenti,lavoriamo che i risultati vengano nel girone di ritorno”.

“Ruoli di intervento? Sarà una questione di opportunità – aggiunge -. Se ci sono giocatori e condizioni giuste, non ci faremo trovare impreparati. Oggi il campionato nn è soddisfacente. Non sono abituato a dar voti, era importante fare un bilancio intermedio. L’ultimo bilancio si farà a fine stagione”.

La mia presenza, la presenza della società tanto richiesta e acclamata, è un segnale inequivocabile, di responsabilità e consapevolezza. Bisogna fare tanto e anche qualcosa di diverso. Chi non cambia ed è statico, non è predisposto a migliorare e dare segnali di crescita, di intelligenza e di buon senso. Qua sta succedendo tutto il contrario, io sono soddisfatto e responsabile, ma anche gratificato. Sono coinvolto in questo processo che spero possa dare di più alla società”, ha concluso De Sanctis.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI