PALERMO – “Mi sono dimesso già da giugno, perché c’erano alcune cose che volevo chiarire. Io avevo votato per la liquidazione di Hera Hora, per evitare il recesso di Di Piazza”, così il padre di Dario Mirri, Daniele, spiega le sue dimissioni dal Consiglio di Amministrazione del Palermo FC. L’ennesimo cambiamento nella gestione societaria del club di viale del Fante.
La liquidazione della controllante Hera Hora votata da “Mirri senior”, però, non è mai avvenuta per i voti contrari dell’ex vicepresidente Tony Di Piazza, ma anche dello stesso Dario Mirri. L’ufficio stampa del club rosanero, ai microfoni del “Giornale di Sicilia”, ha rilasciato un commento a nome di Hera Hora per quanto concerne la situazione: “Dopo le dimissioni di Tony Di Piazza e l’ingresso di Antonello Perricone nel Cda di Palermo Fc, dal momento che Hera Hora non svolge più alcuna attività di sviluppo o indirizzo sul Palermo Fc, né su alcuna altra attività, si è scelto di riorganizzare il Cda di Hera Hora affiancando a Dario Mirri due figure tecniche, con competenze specifiche: un commercialista con esperienza nel settore ed un avvocato di fiducia della proprietà”.
I due soggetti interessati sono Enrico Pierfrancesco Muscato e Stefano Monasteri. Il primo è un commercialista di Milano che ha svolto anche l’incarico di sindaco nel Torino di Urbano Cairo. Il secondo, invece, è un avvocato palermitano che già in passato ha lavorato con la Damir e componente e coordinatore di “Amici Rosanero”.