Rifiuti da via libertà alla discarica abusiva: chi sono i 12 indagati

Rifiuti da via Libertà alla discarica abusiva: 12 indagati NOMI

Due direttori dei lavori, imprenditori e autotrasportatori

PALERMO – Ruota attorno alla ristrutturazione del punto vendita Famila di via Libertà, a Palermo, l’inchiesta che vede indagate 12 persone per traffico e gestione illecita dei rifiuti. Il colosso della grande distribuzione, totalmente estraneo alle indagini, si era affidata ad un’impresa privata.

Il direttore dei lavori Antonio Lunetta e del cantiere Angelo La Manna hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini, assieme agli autotrasportatori e agli imprenditori che avrebbero smaltito in maniera illecita i frigoriferi dismessi dal punto vendita.

Gli altri indagati sono Gaetano e Baldassare Marino della Trinacria Metalli; Salvatore, Vincenzo e Sergio Renda (autotrasportatori); Antonino, Renzo, Giuseppe e Vincenzo Di Fresco che avrebbero gestito una discarica abusiva in via Messina Marine; Filippo Marcello Cabibbo, responsabile del “Centro distribuzione supermercati” di Carini che avrebbe realizzato lo stoccaggio non autorizzato dei rifiuti.

L’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dai sostituti Bruno Brucoli e Francesca Mazzocco. I carabinieri forestali del Centro anticrimine Natura di Palermo-Nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale (NIPAAF) hanno notificato l’avviso conclusioni delle indagini preliminari. Le persone che lo hanno ricevuto adesso possono chiedere di essere interrogati o consegnare una memoria ai pm. Poi ci sarà l’eventuale richiesta di rinvio a giudizio.

I carabinieri hanno pedinato i protagonisti, ricostruendo la filiera dei rifiuti fino ad arrivare alla discarica abusiva di via Messina Marine, ora finita sotto sequestro. Qui hanno trovato i frigoriferi e altri 120 metri cubi di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi.

C’erano anche 10.000 euro in contanti, provento, secondo l0’accusa, degli illeciti accertati.


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