PALERMO – Ancora incendi appiccati in queste ore molto calde a Palermo. Le squadre antincendio dei pompieri impegnate da questa mattina nella zona di Monreale per fronteggiare diversi roghi appiccati da punti diversi sono adesso a lavoro su due nuovi fronti. Uno a Capo Gallo nella riserva marina e un secondo a Bellolampo.
Proprio a Capo Gallo gli abitanti si sono visti costretti a lasciare le proprie abitazioni perché le fiamme minacciano le abitazioni. Una villetta è minacciata dalle fiamme, che si trovano a pochissimi metri. Altre case sono minacciate.
Sul luogo sono presenti i vigili del fuoco e gli agenti della polizia municipale.
La situazione, purtroppo, continua a peggiorare. Uomini contro le fiamme. Famiglie in terrazza per seguire lo sviluppo dell’incendio che sta devastando Capo Gallo. Terra nera, bruciata, lingue rosse di fuoco. Sono le cinque e mezza del pomeriggio. Il mare, sullo sfondo, è un azzurro lontano.
L’allarme è stato dato dal passaparola, perché nelle villette della zona il tam tam è una sicurezza. Sei dentro, con l’aria condizionata. Non ti accorgi del rogo, fino a quando il suo alito non ha lambito le finestre.
Alle cinque un panorama desolante. Le bruciature della montagna sono ustioni non curabili. La villetta più a valle è stata circondata, i suoi abitanti sono andati via, lasciando tutto, prima che il fuoco facesse irruzione. E’ un incubo, è un dramma, è l’inferno, è la cronaca che ti viene addosso, che ti riguarda. Scappi, come dal fronte di una battaglia perduta. Non c’è altro da fare.
Alla cinque e un quarto altre villette, sul fianco della montagna, sono minacciate. Altre famiglie in fuga. La centrale operativa è intasata. Non risponde nessuno, in un giorno di incendi ovunque. Ma gli uomini che lottano contro le fiamme sono sul posto. Si riconosce l’uniforme dei vigili del fuoco, qualche mezzo della forestale. Gridano, perché il crepitio del rogo sovrasta la voce a volume normale. Si spera nei canadair, ma ci sono parecchie emergenze. Chi si lancia nella mischia non ce la fa più.
Si spera che le lingue rossastre non avanzino oltre. Ma la situazione sembra peggiorare. Il fuoco è vicino. Si prega e si spera. Il mare è un sogno lontano.
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