PALERMO – L’elenco si allunga, giorno dopo giorno e inesorabilmente. Ancora un furto, ancora vetrine mandate in frantumi a Palermo. Ormai è una questione di ordine pubblico. Nella notte è stato preso di mira il negozio Louis Vuitton di via Libertà. I ladri hanno utilizzato una pietra e un martello per sfondare i vetri e razziare gli articoli di lusso esposti: borse e accessori. Il bottino non è stato ancora quantificato. Le indagini sono affidate alla polizia.
Il negozio fu preso di mira già due anni fa, quando i ladri si lanciarono contro la vetrina al volante di una vecchia Fiat Panda.
In numeri fotografano una situazione disarmante. Basta mettere in fila le attività commerciali assaltate nell’ultimo periodo: Torrefazione De Caro in via Rosolino Pilo, gioielleria Corona in via Mariano Stabile, Terranova in Corso Calatafimi, Gran caffè Torino in via Roma, panificio Mulone in viale Croce Rossa, Benetton in via Ruggero Settimo, Ferramenta in piazza Giovanni Meli, tabaccheria in via Guglielmo il buono, viale Lazio via Giafar e piazza Giulio Cesare, una gioielleria in via Maria Santissima Mediatrice, un negozio di abbigliamenti in via Marchese di Villabianca, Dabbene in piazza Amendola, una enoteca nell’Area Quaroni di via Maqueda. E sono solo i casi degli ultimi mesi.
Nelle scorse settimane c’è stato un vertice a Palermo fra il prefetto Maria Teresa Cucinotta e il ministro dell’interno Matteo Piantedosi. “A Palermo c’è un buon rapporto tra operatori della polizia e popolazione residente. Questo non vuol dire che non ci debba essere la doverosa attenzione. Penso che già a giugno arriveranno 40 nuovi agenti a fronte di una trentina di pensionamenti. C’è stata una richiesta del sindaco e cercheremo di farlo”, aveva detto il titolare del Viminale. Quaranta giovani poliziotti a disposizione della questura guidata da Leopoldo Laricchia. Ancora un mese di attesa, nella speranza che l’elenco dei furti non si allunghi. Nel frattempo si dovrebbe potenziare il controllo cone risorse a disposizione.