"Il Massimo? Una casa di vetro| Palermo ne ha bisogno" - Live Sicilia

“Il Massimo? Una casa di vetro| Palermo ne ha bisogno”

Il commissario presenta la nuova stagione, dà il via agli abbonamenti e annuncia la presentazione di un progetto per la creazione di un museo.

il commissario carapezza
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PALERMO – “Palermo ha bisogno del teatro Massimo, che deve diventare una casa di vetro”. Parola di Fabio Carapezza Guttuso, il prefetto nominato circa un mese fa come commissario della fondazione di piazza Verdi e che oggi ha presentato la nuova stagione.

“Un prefetto serve a far ritrovare l’armonia fra le istituzioni – ha detto Carapezza – mi sono sempre occupato di emergenze e ci sono abituato. I rapporti col sindaco Orlando sono buoni, così come quelli con l’assessore regionale Franco Battiato, che è una persona colta e intelligente. Insieme alle istituzioni e ai soggetti interessati, come il conservatorio e gli Amici della musica, lavoreremo per intraprendere un percorso comune che ci faccia apprezzare anche all’estero”. Tante le opere in calendario, attese da chi adesso potrà anche rinnovare l’abbonamento che, come i biglietti, sarà scontato del 50 per cento per gli studenti.

Il commissario, però, non vuole far paragoni col predecessore, il sovrintendente Antonio Cognata, diventato suo malgrado l’obiettivo del repulisti del sindaco: “Cerco di vedere sempre cosa fanno di buono i miei predecessori – ha continuato Carapezza – così che i miei successori siano indulgenti con me. I consulenti? Ognuno sceglie le sue persone di fiducia, che condividono un’idea di sviluppo. Nomineremo un direttore del coro al più presto, mentre non ho scelto un direttore artistico per rispetto a chi verrà dopo di me: la mia è pur sempre una presenza temporanea”.

Il figlio adottivo di Renato Guttuso dovrebbe restare al suo posto per altri cinque mesi, a meno di proroghe, e ha già affidato ad alcuni esperti il compito di spulciare i conti dell’ente. “Non per sfiducia ma per cautela – ha specificato Carapezza – poi potremo presentare il consuntivo. Il Comune ci ha dato un milione di euro, lo Stato dovrebbe confermarci i finanziamenti ma attendiamo notizie dalla Regione”.

E tra i progetti del commissario, anche la creazione di un museo annesso al teatro e il completamento di alcuni lavori attraverso la presentazione di un nuovo progetto europeo, dopo che il vecchio, datato 2005, venne respinto facendo così perdere oltre 12 milioni. “Non so perché accadde – si giustifica il prefetto – forse per problemi di bilancio”. Infatti all’ente sarebbe toccato anticipare le somme, che non c’erano, e soprattutto chiudere i battenti.

Per il resto grande sintonia con i sindacati e la voglia di far ritornare il teatro a pieno regime. “Il varo di questo segmento della programmazione 2013 – ha detto Carapezza – coincide poi con la presentazione dei consulenti artistici che ho chiamato ad affiancarmi in questi mesi a Palermo, Eytan Pessen (pianista e direttore artistico della Semperoper di Dresda) e Lorenzo Amato (regista e direttore artistico della Stagione di Prosa del Teatro Verdi di Salerno), due esperti che sapranno condurre al meglio la programmazione attuale e costruire un percorso di qualità per il futuro del Teatro Massimo. Non dimentichiamoci che, fra poco più di una settimana, si inaugura la stagione operistica con uno degli spettacoli più attesi dall’intero mondo musicale internazionale, “Das Rheingold”, prologo del “Ring” di Richard Wagner, in una nuova produzione firmata dal regista Graham Vick. Durante questo primo mese di lavoro a Palermo ho cercato di ascoltare le esigenze interne ed esterne del Teatro, per mettere in luce tutte quelle realtà lavorative rimaste spesso in ombra ma anche ascoltando le voci di coloro che il Teatro lo vivono da fruitori e appassionati, come ad esempio l’Associazione Amici del Teatro Massimo con cui stiamo rinvigorendo i rapporti e la neonata Associazione dei Giovani per il Teatro Massimo che ci fa ben sperare sulla presenza di nuovo pubblico per il teatro d’opera”.

 


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