Palermo nuovo, modulo vecchio | Il 3-5-2 di Iachini è una garanzia - Live Sicilia

Palermo nuovo, modulo vecchio | Il 3-5-2 di Iachini è una garanzia

La vittoria in trasferta contro l'Udinese porta in dote il ritorno al modulo caro al tecnico di Ascoli Piceno, che va ad aggiungersi all'inserimento in pianata stabile di elementi come Rispoli, Chochev e Jajalo. Un successo personale valso anche la riconferma per la nuova stagione.

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PALERMO –  Come si sente dire spesso ‘non c’è miglior giudice del campo’, nel caso del Palermo di Beppe Iachini la gara di domenica contro l’Udinese ha dato indicazioni precise sul tipo di schieramento che, al momento, si adatta agli uomini allenati dal mister rosanero. Alla vigilia del match contro i friulani, e sopratutto dopo la buona prestazione messa in mostra nonostante la sconfitta con il Milan, in molti davano per scontato che il tecnico ascolano avrebbe riproposto il 4-3-2-1 anche a Udine, così non è stato.

Iachini ha fatto marcia indietro puntando sul 3-5-2, modulo adottato l’ultima volta nella sfida casalinga contro la Juventus che in quell’occasione rispose con il medesimo schieramento difatto annullando la manovra rosanero. Tale scelta, dettata più da una necessità di tornare a fare risultato piuttosto che ad una reale bisogno tattico, ha sortito l’immediato effetto di rivedere in campo il Palermo che fino a metà febbraio riusciva a battere proprio per 3-1 il Napoli al ‘Barbera’. Un atteggiamente aggressivo, un giropalla più ragionato a centrocampo e sopratutto la vena realizzativa tornata forte e pulsante con Vazquez e Dybala liberi di spaziare lungo tutto il fronte d’attacco.

Bocciata, almeno per il momento, la difesa a quattro rischiesta dal presidente Zamparini che nei fatti ha avuto il pregio di incassare meno reti ma, allo stesso tempo, inaridito l’apporto offensivo proveniente dagli esterni. Per Iachini quella contro l’Udinese è dunque la prova tangibile che i risultati possono arrivare anche con una linea a tre che, con il ritorno di Andelkovic dal 1′, ha mostrato compattezza e grande precisione negli interventi. A giovare del ritorno al vecchio modulo, che nella parte centrale del campionato ha fatto le fortune del club rosanero, sono stati anche i centrocampisti. Rigoni e Chochev, entrambi in gol contro i bianconeri, hanno trovato in Rispoli e Lazaar un valido supporto nel costruire la manovra dalle rispettive fasce.

La stessa regia, guidata ancora una volta da Jajalo e non da Maresca, ha innalzato la sua percentuale di passaggi riusciti grazie al fraseggio stretto impreziosito dalla grande classe di Vazquez, vertice basso dell’attacco. A colpire particolarmente dalla vittoria contro l’Udinese è infine proprio l’atteggiamento votato al sacrificio del Mudo che, tornato in tandem dal 1′ col solo Dybala, ha mostrato i numeri di qualche mese fa. Gli argentini, a secco d’idee e sfortunati sotto rete delle ultime cinque giornate, hanno messo lo zampino nelle tre palle gol decisive mostrando quelle giocate che hanno giustificato l’interesse dei top club italiani e non.

Con la quota 40 punti ormai ad un passo, e sopratutto con ancora otto giornate da disputare, i rosanero fanno ben sperare i propri sostenitori che dopo un mese e mezzo avaro di soddisfazioni adesso sognano un piazzamento dietro le grandi del campionato. Con il ritorno ad un modulo collaudato e l’inserimento in pianta stabile di elementi in netta crescita (vedi appunto i vari Rispoli, Jajalo e Chochev) Iachini potrà dunque dare nuove e sempre più convincenti risposte al presidente Zamparini che si è già detto contento della prestazione espressa al ‘Friuli’.


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