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Palermo: Lagalla nomina la giunta, critiche bipartisan sulle scelte

I commenti di Antonino Randazzo (M5s) e di Igor Gelarda (Sicilia Vera)
LE REAZIONI
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PALERMO – Appena insediata la giunta Lagalla raccoglie le critiche dall’opposizione e non solo. Le posizioni che oggi non sono tardate ad arrivare sono due, quella di Antonino Randazzo esponente del M5s che denuncia: “È una spartizione di poltrone” e quella di Igor Gelarda che avanza dei dubbi su due scelte: quella della nomina di Carolina Varchi e quella della nomina di Totò Orlando.

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Il primo a commentare è il pentastellato. “Ad un mese dall’insediamento di Lagalla – esordisce Antonino Randazzo -, sta per nascere finalmente la nuova Giunta comunale. Una buona notizia perché la città ha bisogno dell’avvio della macchina amministrativa e non di nomine di consulenti ed esperti. Tralasciando gli stancanti giorni che ci sono voluti per la composizione di questa giunta, legati a quelle logiche di compromesso e di ambizione personale assolutamente di casa nel centrodestra, spicca la nomina di Totò Orlando, decano delle precedenti sindacature di Leoluca Orlando. Una palese contraddizione rispetto alla discontinuità con il passato più volte annunciata da Lagalla in campagna elettorale ma -prosegue il consigliere pentastellato -, soprattutto, personalità che al suo attivo ha una condanna in primo grado ad un anno e mezzo per tentata concussione. Secondo la Procura avrebbe fatto pressioni per affidare l’incarico di responsabile dell’ufficio giuridico-amministrativo di Sala delle Lapidi. Questa é la conferma che Lagalla é di bocca buona quando si tratta di valutare i trascorsi giudiziari dei suoi compagni di coalizione e, addirittura, dei suoi assessori. Per non parlare di Matteo Renzi – aggiunge Randazzo – che aveva detto che Italia viva sarebbe stata all’opposizione di Lagalla e oggi battezza il proprio assessore in giunta al fianco di Meloni, Salvini e Berlusconi. Insomma, la più classica spartizione di poltrone in barba ai proclami elettorali”.

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Duro anche il commento di Igor Gelarda consigliere comunale uscente che ha appena aderito al movimento di Cateno De Luca, Sicilia vera. “Come può un deputato nazionale – chiede -, con i tanti impegni che una figura di questo genere ricopre, essere vicesindaco e assessore al bilancio di una città che praticamente bilancio non ne ha. Nulla da dire a Carolina Varchi, per la quale nutro stima, ma sarà assessore part-time o farà Il deputato nazionale part-time?”

“E ancora come può Lagalla – continua Gelarda – affidare un Assessorato a Totò Orlando. Un ex-orlandiano di ferro eletto, come ha insinuato lo stesso ex sindaco, solo perché omonimo del professore. E addirittura così vicino a Leoluca Orlando da essere eletto Presidente del Consiglio Comunale. E che solo nell’ultimo periodo, quando la barca Orlando stava affondando, è stato fulminato sulla via di Damasco, diventando fortemente critico verso l’ex sindaco. Mi sembra che la strada del professore Lagalla sia partita in forte salita e anche piena di problemi e di ostacoli imposti dalla sua stessa maggioranza. La città aspetta risposte concrete dopo dieci anni di disastro” conclude Gelarda


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