Palermo, lo chiamano "Pizzetta": è il volto nuovo della droga

Palermo, lo chiamano “Pizzetta”: è il volto nuovo della droga

C'è chi spaccia e chi sta nei gradini più alti

“U Pizzetta. Lui è di Bonagia”, ha messo a verbale Alessio Puccio, neo collaboratore di giustizia parlando dei traffici di droga. Ed ecco emergere un volto nuovo, capace di lavorare in proprio, pur incrociando gli uomini di Cosa Nostra.

Uno dei tanti volti nuovi di cui sono piene le informative degli investigatori. Ci sono schiere di picciotti assoldati per spacciare droga. Controllano militarmente ogni centimetro quadrato delle piazze.

E poi c’è chi sta nei gradini più alti, occupandosi degli approvvigionamenti degli stupefacenti.

Emanuele, soprannominato “Pizzetta”, discuteva di affari con Giuseppe Incrontrera, boss emergente di Porta Nuova, crivellato di colpi alla Zisa. Parlava di “20 mila euro a 40”. Secondo gli investigatori, stava discutendo di cocaina.

Quaranta euro al grammo. Troppi secondo Incontrera che al suo committente aveva comunicato un prezzo inferiore. Almeno doveva essere la droga contrassegnata con la dicitura “Top”. La qualità avrebbe giustificato la richiesta di denaro superiore alla media del mercato.

Tanto sangue ha sporcato le strade a Porta Nuova. Tutto per la droga, filo conduttore di alcuni dei più efferati episodi di cronaca avvenuti negli ultimi anni a Palermo.


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