Palermo, mafia, pizzo e pestaggi: blitz con sette arresti

Palermo, mafia, pizzo e pestaggi: sette arresti, c’è pure il titolare di un bar

Il blitz nel mandamento di Resuttana

PALERMO – Sette nuovi ordini di arresto per mafia nel mandamento di Resuttana. I poliziotti della squadra mobile di Palermo e del Servizio centrale operativo completano il puzzle investigativo che già lo scorso luglio aveva portato all’arresto di 18 persone. Era emerso il ruolo di presunto capomafia di Salvatore Genova, affiancato dal braccio destro Sergio Giannusa. Quest’ultimo viene raggiunto da un nuovo ordine di custodia cautelare, insieme con il fratello Carlo. Completano il quadro delle persone arrestate, Antonino Fontana, Gaetano Maniscalco, Mario Napoli e Giovanni Quartararo.

Oggi il nuovo blitz coordinato dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo. I reati contestati sono associazione mafiosa, estorsione e rapina. Nel prosieguo delle indagini sono venuti fuori altri episodi estorsivi. Della famiglia mafiosa avrebbe fatto parte anche il proprietario di un esercizio commerciale dellazzona. Si tratta di Giuseppe D’Amore, 56 anni, titolare dell’omonimo bar in viale Resurrezione. I poliziotti hanno anche ricostruito un episodio di violenza.

Un imprenditore è stato picchiato per rubargli la macchina. Era un “pegno”, poiché ritenuto “colpevole” di aver maturato un debito nei confronti di uno degli indagati. Nel corso dell’operazione è stata rinvenuta “un’arma lunga” modello Scorpion con matricola abrasa a casa di uno degli arrestati.


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