Palermo: il ristoratore di Mondello, gli spari e la fuga armati a piedi

Il ristoratore di Mondello, l’agguato a colpi di pistola e la fuga a piedi

Colpo da venti mila euro mancato nella borgata dove c'è un vuoto di potere mafioso

PALERMO – L’ultima immagine che Nunzio Salvato ricorda è quella di un uomo incappucciato che scappa a piedi pistola in pugno. È l’arma con cui uno dei tre rapinatori lunedì notte ha sparato al titolare del ristorante “da Calogero”, uno dei più noti di Mondello e dell’intera città. Di rapina, infatti, al momento parlano gli investigatori che però lasciano aperte altre piste.

I tre malviventi hanno atteso che il ristoratore rincasasse nella villa, intorno alle due di notte, in via Antigone a Partanna Mondello. Era in macchina con la moglie che, seppure sotto choc, ha raccontato le fasi del colpo. Gli hanno puntato la pistola in faccia. Salvato ha lanciato il borsello con i soldi. “Soldi non ce n’è più… finirono”, ha detto. Quando i rapinatori hanno capito che il colpo era andato a vuoto c’è stata la reazione.

Uno, due, tre, quattro colpi sparati in rapida sequenza e da distanza ravvicinata. I proiettili hanno raggiunto Salvato alla gamba e al gluteo. Non è in pericolo di vita, ma dovrà essere operato. I tre sono fuggiti a piedi. Gli agenti della squadra mobile stanno analizzando i filmati delle telecamere della zona. Un occhio elettronico potrebbe averli ripresi mentre si dileguavano.

Ha “salvato” venti mila euro

Salvato è riuscito a difendere l’incasso di più giorni, circa ventimila euro. I rapinatori hanno studiato i suoi movimenti. Esperti o improvvisati? Pochi giorni fa poliziotti e carabinieri hanno azzerato i vertici dei mandamenti mafiosi di Resuttana e San Lorenzo. Proprio questi ultimi, così ha fatto emergere l’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia, incassavano i soldi dai titolari di una serie di ristoranti ai quali davano in cambio protezione anche contro furti e rapine. Il ristorante “da Calogero”, va precisato, non è fra quelli che pagavano la tassa di Cosa Nostra.

Vuoto di potere

Gli investigatori, però, non escludono che i rapinatori abbiano ritenuto di poter approfittare del vuoto di potere. Nel blitz sono stati arrestati, tra gli altri, il boss Michele Micalizzi e Amedeo Romeo che aveva assegnato a Rosario Gennaro il compito di fare il giro dei ristoratori. Senza boss e gregari in circolazione qualcuno avrebbe pensato di potersi muoversi in tranquillità. A “rovinare” i piani è stata la mossa di Salvato, ricoverato all’ospedale Villa Sofia, che non ha consegnato il denaro e si è disfatto dell’incasso, lanciando il borsello. La reazione è stata cruenta con quei colpi esplosi in sequenza. Avrebbero avuto il tempo di recuperare i soldi piuttosto che sparare? Si tratta di una circostanza che va chiarita per fugare ogni residuale dubbio che si tratti di qualcos’altro mascherato da rapina.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI