Palermo, Cuffaro ha scelto: "Con Lagalla valori Dc comuni" - Live Sicilia

Palermo, Cuffaro ha scelto: “Con Lagalla valori Dc comuni”

I centristi guidati dall'ex governatore si sono riuniti
AMMINISTRATIVE 2022
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PALERMO – La nota del partito arriva poco prima delle 15, due ore dopo l’anticipazione data da Livesicilia sulla scelta di Roberto Lagalla come candidato sindaco della Democrazia cristiana nuova a Palermo. La nuova gamba della coalizione a sostegno dell’ex assessore regionale all’Istruzione si concretizza con le parole del padre dei democristiani di Sicilia, Totò Cuffaro: “Siamo sicuri di poter condividere con lui storia, cultura valori e motivi ideali della Dc”. La decisione, che era già nell’aria, è diventata definitiva nel corso di una riunione che si è tenuta oggi a Palermo.

Lagalla o Cascio, la Dc vota

Attorno a un tavolo dirigenti e candidati del partito messo in campo da Cuffaro, che con una votazione hanno scelto quindi di affiancarsi agli amici-nemici dell’Udc, primo partito a sponsorizzare Lagalla sotto la regia dell’allora collega di giunta, Mimmo Turano. Una settantina i voti per Lagalla, tre in favore di Cascio. Cuffaro, nella sua lunga nota, tira fuori l’orgoglio Dc: “Alle prossime competizioni Amministrative a Palermo è necessario e utile e giusto che i democristiani riprendano in mano una loro bandiera, perché non intendono liberarsi della loro onorata eredità, in cambio di altre bandiere più comode da esporre in bella vista”.

Il day-after del centrodestra

In casa centrodestra, intanto, è il day-after della spaccatura definitiva. Carolina Varchi, che ieri ha fatto un passo indietro ritirando la propria candidatura, oggi osserva con una punta di amarezza: “Mi dispiace che il nostro ‘beau geste’ non sia servito ad abbassare i toni e che il centrodestra si sia trasformato in un ring per questioni non strettamente collegate alle amministrative”. per tutta la giornata di ieri, infatti, il clima nel centrodestra è rimasto pesantissimo, con Gianfranco Miccichè, che non le ha mandate a dire a Fratelli d’Italia: “Hanno usato Palermo come merce di scambio”, ha tuonato il commissario di Forza Italia in Sicilia.

Il malcontento di Scoma

Torna a farsi vivo anche Francesco Scoma, che aveva lasciato il passo a Cascio nell’intesa Forza Italia-Lega e che lascia trasparire il malcontento per l’epilogo della sua candidatura: “Tutti possono fare un passo indietro e compiere ogni sforzo per cercare una sintesi che possa unire tutto il centrodestra. Spero che prevalga il buonsenso – è l’invito del deputato nazionale della Lega -, quello che solo in pochi hanno saputo di dimostrare in queste settimane”.


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