Palermo, ciclista perde il controllo per una buca: muore in ospedale

Palermo, perde il controllo per una buca: ciclista muore in ospedale

Il 65enne è deceduto a Villa Sofia dopo un mese
IN VIA NICOLETTI
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PALERMO – Ha lottato per oltre un mese dopo l’incidente che aveva provocato lesioni gravissime, ma le sue condizioni sono precipitate ed è deceduto in ospedale. Salvatore Cracolici, palermitano di 65 anni, è morto a Villa Sofia, dove era stato ricoverato in condizioni disperate il 2 settembre.

Aveva perso il controllo della sua bicicletta in via Rosario Nicoletti, nella zona di Tommaso Natale, a causa di una buca. In base a quanto la polizia municipale aveva ricostruito, l’uomo stava percorrendo il tratto di strada, quando è finito sul punto in cui l’asfalto era dissestato.

L’allarme e i soccorsi

Era stato sbalzato dalla sella, finendo violentemente per terra. Terribile l’impatto, al punto che era stato trasportato in codice rosso all’ospedale, dai sanitari del 118 chiamati da alcuni automobilisti. Era stato subito ricoverato nel reparto di Neurochirurgia e tenuto sotto osservazione, con prognosi riservata.

Erano stati poi necessari delicati interventi chirurgici, che avevano permesso di non far spegnere le speranze. Successivamente, era stato disposto il trasferimento in Neurorianimazione, dove è stato ricoverato per diversi giorni, fino al decesso.

A maggio il caso in viale Regione

Un caso che ricorda quello di Samuele Fuschi, l’uomo di 39 anni che a maggio ha perso la vita in viale Regione Siciliana, dopo essere finito con il suo scooter in una buca provocata da un cedimento stradale. Fuschi, sposato e padre di quattro figli, il giorno della tragedia stava andando al lavoro.

Si trovava alla guida di un ciclomotore Honda Sh 300, stava percorrendo il tratto della circonvallazione che dal quartiere Bonagia porta all’ex rotonda Oreto. Dopo avere perso il controllo del mezzo era finito sull’asfalto, riportando ferite che si sono rivelate fatali. All’arrivo dei soccorsi, infatti, per Fuschi, non c’era stato niente da fare.


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