La scossa elettrica e il calvario di Mimma: "Svegliati, manchi a tutti"

Palermo, la scossa e il calvario di Mimma: “Da mesi non viviamo più”

L'incidente i primi di ottobre in una trattoria di corso dei Mille

PALERMO – Attendono un segnale, pregano, ogni giorno scrivono sui social un pensiero dedicato a lei, per alimentare una speranza che vogliono mantenere viva. I familiari di Mimma F., sono piombati nell’incubo i primi di ottobre, quando la donna di 38 anni è stata colpita da una scarica elettrica mentre lavorava in una trattoria.

E’ in coma dai primi di ottobre

E’ successo in un locale al piano terra di corso dei Mille, mentre passava lo straccio: si è accasciata, è stata rianimata e trasportata in gravi condizioni in ospedale. Da allora è ricoverata nel reparto di terapia intensiva del Policlinico e la sua vita è attaccata alle macchine. Mimma, madre di tre figli che da due mesi sperano di riabbracciarla, in quella trattoria si guadagnava da vivere per mantenerli.

Viene descritta da tutti coloro che la conoscono come una donna forte, che non si è mai tirata indietro di fronte alle difficoltà. E in tanti sperano in un miracolo: la famiglia si reca ogni giorno in ospedale, attendendo con ansia qualche notizia che avveri il desiderio più grande, quello di rivedere aperti i suoi occhi.

La sorella: “Mi manca tutto di te”

Nello spazio virtuale dei social, la sorella Annalisa racconta la dura realtà il dolore con cui convive: “Amore mio – scrive a due mesi dall’incidente, rivolgendosi a Mimma – dirti chee sto bene è una grande bugia. Dirti che non ti penso è una bugia perché sei il mio unico pensiero. Dirti che non piango è solo un’altra bugia. Mi mancano tanto le nostre chiamate, i nostri messaggi, mi manca non vederti a casa mia”.

E ancora: “Mi manca la tua voce, mi manca guardare i tuoi occhi aperti, mi manca tutto di te. Mi manchi tu. Mi sento morire dentro, ti prego mi svegliati. Ho molto bisogno di te, ti amo sorellina mia, non sarai mai sola, perché io ci sarò per sempre, te lo prometto”.

L’amica: “Perché proprio a te?”

Incredulità e amarezza anche nelle parole dell’amica Katia: “Da quel 4 ottobre mi chiedo perchè sia successo proprio a te. Avevi mille cose da fare e da realizzare. Nella vita corriamo sempre per cercare dia rrivare a fare tutto, ma per cosa? Improvvisamente vediamo la vita che scompone i piani. Esci per guadagnare un tozzo di pane e non rientri più a casa e ti ritrovi in ospedale. Non si può accettare, manchi tantissimo a tutti”.

Il figlio: “Svegliati e torna a casa”

Ci sono poi i messaggi dei figli, di 21, 19 e 14 anni. Carmelo scrive: “La forza della mia vita sei tu, mamma, il mio pilastro. Il nostro è un amore diverso, siamo cresciuti senza avere bisogno di nessuno, tutto quello che abbiamo è sempre grazie a noi. Grazie per non avermi fatto mancare niente sin da piccolo. Grazie per avermi insegnato a camminare sopra la terra e di essermi sempre stata accanto, anche nei momenti difficili. Ora aspetto solo te, ci stai già facendo soffrire assai. E’ arrivata l’ora di svegliarti e di tornare a casa per fasre una bella festa tutti insieme”.

Le indagini

Intanto sull’incidente avvenuto nella trattoria che si trova a pochi metri dalla stazione centrale, sono ancora in corso le indagini. Il giorno della tragedia, sul posto la polizia ha eseguito i rilievi per ricostruire la dinamica e avviare insieme ai tecnici tutte le verifiche sull’impanto elettrico del locale. Accertamenti fondamentali per risalire alla causa della scarica elettrica che ha travolto la donna.


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