Palermo, sì alla variazione di bilancio: più soldi alle aziende

Sì alla variazione di bilancio: più soldi alle aziende, meno al Massimo

Salta l'emendamento sul Sociale e scoppia un caso in maggioranza

PALERMO – Meno soldi al Teatro Massimo che recupererà con il prelievo dal fondo di riserva, più fondi attinti dalla tassa di soggiorno per coprire i costi di Rap e Reset. Il consiglio comunale di Palermo approva la seconda variazione di bilancio, che vale circa 12 milioni di euro, ma nella maggioranza che sostiene il sindaco Roberto Lagalla scoppia un caso politico.

Il pasticcio sul sociale

La manovra è passata senza alcun emendamento, nemmeno quello caldeggiato dall’assessore alle Attività sociali Rosi Pennino che prevedeva alcune variazioni sui capitoli di competenza. Testo inviato alla Prima e alla Quarta commissione ma che, a sorpresa, nessun consigliere ha presentato.

La maggioranza non ha tenuto in considerazione l’emendamento dell’assessore alle Attività sociali Pennino – attacca Mariangela Di Gangi di Progetto Palermo – che prevedeva somme di sostegno alle persone fragili e per l’emergenza casa, togliendole però al progetto per il rilancio del mercato di piazza del Carmine. Il fatto che nessuno nella maggioranza abbia fatto proprio un emendamento richiesto da un assessore è incredibile: è un segnale di sfiducia?”.

La variazione dovrebbe andare in giunta la prossima settimana, il che consentirà di renderla comunque operativa, sebbene resti il dato politico di un emendamento non presentato ufficialmente. “E’ solo un fatto tecnico, nulla di più”, dice l’assessore Pennino gettando acqua sul fuoco.

I malumori in maggioranza però restano: in molti, fra i banchi del centrodestra, non avrebbero gradito la comunicazione formale inviata alle commissioni per un atto che è comunque di competenza del consiglio e il risultato è stato che, alla fine, nessuno ha voluto mettere la firma sull’emendamento che così non ha visto la luce. “Uno scivolone”, lo definisce un big di maggioranza a taccuini chiusi, che però non dovrebbe avere ulteriori conseguenze.

Più soldi per le aziende

Ma cosa prevede la variazione? Anzitutto alcuni fondi serviranno a mettere una pezza a quello che è un vero e proprio pasticcio: alcuni interventi sulla pubblica illuminazione finanziati con Agenda urbana andavano infatti terminati entro il 2023, cosa che non è avvenuta, tanto da costringere l’amministrazione a dover trovare altre fonti per completare i progetti.

Duecentomila euro serviranno a potenziare le telecamere per la Ztl, 200 mila euro per monte Pellegrino e 300 mila euro per le torri faro della circonvallazione. Una parte dell’imposta di soggiorno, pari a 2 milioni per il 2024, sarà dirottata a copertura dei costi della Tari, così come deciso in precedenza dal consiglio comunale.

Una variazione che comporterà una riduzione del contributo al Teatro Massimo (1,5 milioni in meno nel 2024, 2 milioni nel 2025 e altrettanti nel 2026) che sarà però compensato da un prelievo dal fondo di riserva. Altri 700 mila euro verranno usati per “beni ambientali”, leggasi Reset.


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