Palermo, "Saguto sta male": ricorso dopo il no alla scarcerazione

“Silvana Saguto sta male”: nuovo ricorso dopo il no alla scarcerazione

Silvana Saguto il giorno dell'arresto
Istanza dell'ex giudice al magistrato di Sorveglianza

PALERMO – “Silvana Saguto sta male”, dicono i consulenti della difesa. Dopo un primo no alla scarcerazione il Tribunale di sorveglianza ha fissato una nuova udienza il 13 dicembre per decidere sull’istanza della difesa.

Sulla base di una perizia di parte le condizioni psicologiche dell’ex presidente della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, travolta dallo scandalo, sarebbero incompatibili con il carcere. Saguto è detenuta nel carcere Pagliarelli dopo che è diventata definitiva la condanna a 7 anni e 10 mesi per corruzione, falso e abuso d’ufficio. L’istanza era stata presentata al magistrato di sorveglianza nei giorni successivi all’arresto. Dopo il primo no alla scarcerazione gli avvocati Ninni Reina e Sara Bartolozzi hanno presentato una nuova istanza.

In carcere è finito anche il marito della donna, Lorenzo Caramma, al momento ricoverato in ospedale. Anche per lui l’avvocato Antonio Sottosanti ha chiesto la scarcerazione per motivi di salute. Il magistrato di sorveglianza non si è ancora pronunciato. Il giorno dell’arresto marito e moglie erano ricoverati in clinica privata.


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