Palermo, vertice in assessorato per non chiudere l'ortopedia di Villa Sofia

Palermo, vertice in assessorato per non chiudere l’ortopedia di Villa Sofia

Il reparto allo stremo. Si cercano soluzioni

PALERMO– Il reparto di ortopedia di Villa Sofia boccheggia e non riesce a offrire le prestazioni necessarie. Si attende il soccorso di una cavalleria di camici bianchi per evitare che siano i pazienti, come sempre si verifica, a pagare il disservizio.

Il comunicato della Fp Cgil Sicilia, a riguardo, è fiammeggiante ed esplicativo: “L’annunciata chiusura del reparto di ortopedia dell’ospedale Villa Sofia di Palermo, a causa dell’esodo di massa dei medici verso il privato e l’arrivo di personale dal Policlinico, chiamato a sopperire tale criticità, è l’ennesima pagina di mala sanità regionale”. Ma il dettaglio finale sembra già superato. Non dovrebbero essere i medici del Policlinico a effettuare il salvataggio. L’aiuto potrebbe arrivare dall’Asp di Palermo o da altri volenterosi, perché le mani che servono sono tante. Domani (giovedì 19 ottobre) ci sarà una riunione in assessorato (nella foto) per rispondere alla chiamata d’emergenza. E’ stata convocata per le 10.30. Ci saranno i direttori sanitari, i commissari, i capi dipartimento di chirurgia e tutti quelli che dovranno organizzare una risposta.

Il ‘reparto fantasma’

Che cosa è successo, nel frattempo? Qualcosa che accade da tempo: lo spostamento dei professionisti dal pubblico verso il privato. Si guadagna di più e si soffre molto di meno, lavorando in condizioni di quasi normalità. I malati sono quelli che patiscono le conseguenze di una dinamica quasi inevitabile. Tra ricollocazioni, pensionamenti e personale con problemi di salute, non sarebbero più di due i medici a pieno regime nell’ortopedia che rischia concretamente la chiusura. La soluzione, dopo un primo incontro all’assessorato alla Salute era stata indicata nel trasferimento degli specialisti del Policlinico proprio a Villa Sofia. Il garbato e fermo ‘no’ dell’Università avrebbe archiviato l’ipotesi.

Scende in campo l’Asp?

A questo punto si valutano altre opzioni. Potrebbero essere i medici di Partinico, di Termini Imerese e dell’ospedale ‘Ingrassia’ – che dipendono dall’Asp di Palermo – a sanare una porzione del vuoto che si è creato. Questa sembrerebbe una delle soluzioni in agenda, ma non da sola. L’assessorato ha chiesto all’Asp di Palermo almeno due dirigenti medici di ortopedia. Informalmente è stato fatto presente che l’azienda è già sotto organico. All’ospedale ‘Ingrassia’ lavorano quattro ortopedici sui nove che sarebbero previsti in pianta organica, quattro su sei a Partinico e a Termini Imerese. In realtà l’allarme coinvolge tutti. Calcoli e sussurri riferiscono di almeno sei medici da reperire, prendendoli dove si può.


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