PALERMO – La presunta violenza sessuale sarebbe avvenuta nel 2022 sul posto di lavoro, all’interno di un vivaio molto noto in città. Un’impiegata avrebbe subito violenza sessuale da un collega.
L’imputato U.B., 39 anni (non pubblichiamo le generalità complete perché si potrebbe risalire alla vittima anche se ha cambiato lavoro), è stato condannato a 4 anni e 8 mesi di carcere con il rito abbreviato. Dovrà anche risarcire la vittima, costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Mario Bellavista. A rappresentare l’accusa sono stati i pubblici ministeri Ilaria De Somma e Maurizio Bonaccorso. La sentenza è del giudice per l’udienza preliminare Antonello Consiglio.
Il dipendente inizialmente si era limitato a fare delle avances alla giovane collega che aveva chiaramente fatto capire di non avere alcuna intenzione di ricambiare l’interesse. Una volta l’aveva anche allontanato energicamente: “Non è il caso”, gli aveva detto.
L’imputato invece di allontanarsi “con un gesto repentino”, l’avrebbe afferrata dai fianchi e “con un gesto insidioso spostava la mano sul seno“. Gesto ripetuto una seconda volta mentre la collega gli porgeva delle chiavi.
La vittima molto scossa dalla vicenda si era chiusa nel silenzio. Un giorno, però, esplose in un pianto a dirotto e a quel punto si confidò con altri colleghi di lavoro.