Palermo, violenza sessuale, il racconto della bimba crolla: assolti

Violenza sessuale, il racconto della bimba crolla: assolti dopo 16 anni

Due uomini e l'infamante accusa

PALERMO – Il racconto della giovane vittima non è attendibile. “Il fatto non sussiste”, ha stabilito il Tribunale presieduto da Roberto Murgia. Sotto processo c’erano il fratellastro e un amico di famiglia di una bambina di 10 anni che, così recitava il capo d’imputazione, sarebbe stata minacciata e violentata.

Ci sono voluti sedici anni per fare emergere la verità. Nel 2007 la mamma denunciò che la bambina era stata costretta dal fratellastro – oggi ha 55 anni – ad avere un rapporto sessuale dentro la macchina. Qualche tempo dopo le nuove accuse contro un uomo di 50 anni. La bimba riferiva di essere stata minacciata: o assecondava i desideri sessuali dell’imputato oppure sarebbe stata allontana dalla famiglia. I due presunti orchi si sono sempre professati innocenti, vittima delle fantasie della piccola probabilmente suggestionata da chi le stava accanto.

L’avvocato Luciano Maria Sarpi

Nel corso del processo gli avvocati Luciano Maria Sarpi e Francesco Paolo Martorana hanno minato la credibilità della vittima. Non era la prima denuncia e non sarebbe stata neppure l’ultima: negli anni ha accusato altre persone, alcune delle quali sono state pure condannate. Altre, però, sono state assolte.

L’avvocato Francesco Paolo Martorana

L’avvocato Sarpi ha fatto emergere che il suo assistito non aveva alcun legame con la piccola che mai si sarebbe convinta a seguire un estraneo in macchina all’uscita della scuola. Macchina che per altro l’imputato non possedeva. E poi nel periodo in cui avrebbe commesso gli abusi sessuali stava lavorando in Liguria. Non poteva essere stato lui. L’avvocato Martorana ha sconfessato il racconto sia logisticamente che temporalmente. Alla fine anche il pubblico ministero aveva chiesto l’assoluzione.


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