Sit-in contro la chiusura del parco d'Orleans | Appello a Crocetta: "Cambi idea, gli animali restino" - Live Sicilia

Sit-in contro la chiusura del parco d’Orleans | Appello a Crocetta: “Cambi idea, gli animali restino”

La manifestazione di oggi davanti a Villa d'Orleans

DI GIADA LO PORTO Tra i manifestanti anche Giuseppe Alessi, nipote dell'ex presidente della Regione Siciliana che durante il suo mandato istituì il parco ornitologico. Il docente Riggio: "Quella chiusura è un marchio d'infamia".

l'iniziativa
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PALERMO – Le gabbie di Parco d’Orleans continuano a ‘svuotarsi’. Dopo le antilopi, trasferite lo scorso 13 gennaio, oggi tocca a due maestosi gufi reali abbandonare lo storico giardino, sito a pochi passi da piazza Indipendenza. E così per dire no con forza allo smantellamento della villa che segnerebbe la fine di una tradizione lunga sessant’anni, e per lanciare un segnale forte all’indirizzo del presidente Crocetta, reo di aver ufficialmente sfrattato gli animali, una sessantina di persone si sono recate di fronte all’ingresso del parco dando vita ad un sit-in di protesta: “Presidente – recitava uno dei cartelli – trasparenza e buona gestione non si ottengono di certo smantellando il parco ornitologico”.

“Crediamo che un presidente della Regione debba trovare altre risposte e altre soluzioni alle criticità, che non possono assolutamente essere lo smembramento del secondo parco ornitologico d’Europa e la cacciata di specie così rare e preziose – dice Francesco Bertolino, consigliere comunale Mov 139, uno dei promotori dell’iniziativa -. Smantellare Villa d’Orleans dal suo parco ornitologico è come togliere le colonne dal Teatro Massimo, semplicemente una follia a cui questa città non può e non deve piegarsi. Mi auguro che Crocetta cambi atteggiamento”.

“Chi non è mai venuto a visitare il parco d’Orleans – aggiunge Luisa La Colla consigliere comunale del Mov 139 – e a vedere i suoi esemplari? Bisogna sottolineare, poi, che esso è convenzionato con l’università di Palermo e molto spesso vengono dei ragazzi a fare tesi di laurea su questo parco”.

“Crocetta licenzi qualche consulente della Regione – è stata la proposta di Emilio Corrao, membro del comitato ParteciPalermo -. Ne basterebbe solo uno per ottenere i 500mila euro necessari a salvare questo splendido parco che è patrimonio di tutti”. Nel corso della mattinata tanti cittadini si sono fermati per dare manforte ai manifestanti e fornire il loro piccolo contributo alla ‘lotta’ intrapresa. E tra mamme, nonni e piccoli visitatori c’è anche chi affida uno sfogo: “Crocetta si è rivelato il presidente delle frottole – interviene Giuliano Serina, un signore di mezz’età che tiene tra le mani il nipotino -. Diceva di voler valorizzare la Sicilia e i suoi tesori, ci abbiamo creduto e adesso guardate dove siamo arrivati. Porto sempre i miei nipotini qui, adoro vedere i loro visini sorridenti mentre osservano gli animali e adesso sta per finire tutto. Non riesco ad accettarlo”.

Presente al sit-in anche Giuseppe Alessi, nipote dell’ex presidente della Regione Siciliana che durante il suo mandato istituì il parco ornitologico. “Mi trovo qui molto compromesso emotivamente – ha araccontato -. Mio nonno ha voluto con forza questo parco e che oggi si discuta di volerlo chiudere è una cosa assurda. E’ chiaro che alla base non ci sia solo un mero problema economico, ma qualcosa di altra natura dietro. Tutti noi da bambini siamo venuti qui e oggi vi portiamo i nostri figli e, scusate, ma non riesco a tollerare che la motivazione di facciata sia quella delle difficoltà economiche della Regione perchè non è di certo la tenuta del Parco d’Orleans a mandare in rovina la Sicilia”.


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