Nasce il Partito della Nazione|Romano chiama gli scontenti di Pd e Pdl - Live Sicilia

Nasce il Partito della Nazione|Romano chiama gli scontenti di Pd e Pdl

L'intervista
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Parte ufficialmente domani il percorso politico che porterà entro la fine dell’anno al Partito della Nazione. Il nuovo soggetto di cui si fa promotore l’Udc di Pierferdinando Casini, con l’obiettivo di dar vita a un polo di centro che scardini il bipolarismo, muoverà i primi passi domani alle 14 con l’insediamento del Comitato dei garanti: nove componenti tra i quali un solo siciliano, Saverio Romano, leader dello scudo crociato siciliano. “Questo sarà uno strumento di garanzia per tutti i movimenti che chiederanno di aderire — spiega Romano -. Hanno già annunciato il loro ingresso la Rosa bianca, Liberal, i repubblicani di Giorgio La Malfa. E nei prossimi giorni aderirà il Movimento popolare siciliano di Antonio Borrometi e Fausto Spagna”.
Il cantiere per la nuova Cosa centrista è aperto, insomma. “Su nome e simbolo del nuovo partito faremo una consultazione popolare”, annuncia Romano.

Il che vuol dire che siete pronti a rinunciare allo scudo crociato?
“Non è detto che lo terremo, ma non è nemmeno detto che ci rinunceremo. Io personalmente ritengo che quel simbolo sia comunque un riferimento ideale”.

L’Alleanza per l’Italia di Francesco Rutelli sarà tra i vostri compagni di viaggio?
“Siamo convinti che il bipolarismo sia fallito e che bisogna andare oltre i vecchi steccati. La nostra è un’operazione aperta ai tanti scontenti del Pd e del Pdl che potranno aderire al progetto con pari dignità rispetto all’Udc che ha azzerato le cariche in vista della nascita del nuovo soggetto”.

E in Sicilia cosa comporterà la nascita del nuovo partito?
“In Sicilia abbiamo iniziato da tempo una trasformazione dell’Udc. Non vogliamo difendere vecchi fortini e intendiamo aprire ai giovani, con un rinnovamento della classe dirigente, a partire dal sottoscritto, per intenderci. Non ci serviremo di vecchi arnesi della politica”.

Continuate a confrontarvi con Lombardo?
“Noi abbiamo fatto una proposta di governo di salute pubblica, con alcune condizioni: tutti i partiti dentro, un programma per affrontare le emergenze della Sicilia e una durata stabilita, fissando già adesso il termine entro il quale andare a votare. Se ciò non sarà possibile, tanto vale votare subito, piuttosto che tenere un governo che continui a galleggiare magari comprando qualche vecchio arnese della politica in Assemblea”.

Continuate a guardare al centrodestra o in questa operazione di scardinamento dei poli anche in Sicilia come altrove in Italia siete pronti a confrontarvi col centrosinistra?

“Il nostro è un partito di contenuti, non ideologico. Oggi registriamo che nel Pd così come nel Pdl ci sono tante anime, per cui è difficile persino capire con chi parlare. Il grande rammarico è che in questo percorso poteva trovare grande spazio, anzi avrebbe avuto uno sbocco naturale, il movimento di Lombardo che invece si è messo la corda al collo annegando il suo movimento. Ma di questo, ormai, abbiamo preso atto”.


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