“Ieri per la prima volta ho partecipato ad una udienza e da ora in poi non intendo privarmi di questo diritto perché questo mi consente di capire cosa vanno dicendo questi signori, e ciò è molto utile, e lo rifarò perché difendersi nel processo vuol dire questo”. Raffaele Lombardo scrive sul suo blog della vicenda giudiziaria che lo vede protagonista e torna sull’udienza del processo in cui è imputato per reato elettorale, assieme al fratello Angelo, deputato nazionale dell’Mpa.
“E sentendo gente come D’Aquino – continua il governatore – mi rendo conto di quali siano le ragioni per le quali la procura della Repubblica, sotto tre capi diversi, ha chiesto l’archiviazione per il reato che a tutti i costi mi si vuole addebbitare. Si tratta delle dichiarazioni di un noto criminale che può essere credibile quando rivela i retroscena riscontrabili di un omicidio, di una estorsione, di una rapina. Ma in questo caso si tratta di sciocchezze e calunnie contro di me, Pistorio e altri uomini politici. Cosa avrei dato a queste persone? Posti di lavoro, favori, opportunità economiche? Ma ne citassero una di queste cose che gli avrei dato! E’ bene che la magistratura e i cittadini si rendano conto che un pluriomicida non avrebbe neppure il diritto di essere ascoltato per le sciocchezze che dice magari sperando di ottenere sconti di pena”.