Partinico, centrodestra diviso al voto delle amministrative - Live Sicilia

Partinico, centrodestra diviso al voto delle amministrative

Gli uomini di De Luca ne approfittano e convergono sul candidato di FdI.
RIMESCOLAMENTI
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PALERMO – Partinico: centrodestra diviso alla prova delle amministrative. Il primo appuntamento con le urne dopo la sbornia dell’election day riserva qualche sorpresa. A Partinico, comune palermitano di 33mila anime sciolto per infiltrazioni mafiose e chiamato al voto il 13 novembre, si verifica un rimescolamento degli schieramenti in campo. 

Il centrodestra non riesce a fare sintesi e si presenta con due candidati: da una parte quello di FdI, Toti Longo, dall’altra l’autonomista Pietro Rao supportato da Dc e Forza Italia (e tre civiche Nuova Partinico, Partinico nel Cuore e Autonomi e Partite Iva). Una spaccatura che ha determinato la reunion del centrosinistra (Pd, M5S, Articolo 1 e Rifondazione e Verdi presenti all’interno di due liste civiche: Partinico Comunità e L’altra Partinico) attorno al candidato Bartolomeo Parrino e la convergenza a sorpresa del movimento “Sud chiama Nord” sul candidato meloniano (che tra gli assessori designati può vantare il deputato regionale Marco Intravaia, ex segretario particolare di Nello Musumeci). A supporto del candidato meloniano c’è anche un’altra civica: “Liberi, determinati e chiari”. 

Al netto delle questioni meramente locali si registra la strategia di De Luca, pronto a incunearsi a tutti i livelli nelle spaccature del fronte di centrodestra per provare a trarne vantaggio capitalizzando il consenso elettorale ottenuto alle ultime regionali. Nel caso di Partinico con tanto di ticket: il vice sindaco designato Vito Giovia. A correre nelle liste dei deluchiani ci sarà anche l’ex consigliere comunale di Palermo Igor Gelarda (originario di Partinico) in qualità di capolista.  I vertici meloniani bollano l’operazione come “una questione locale”.

E assicurano: “Non è un modello esportabile, ma nato sulle contingenze di Partinico”. Il riferimento è alle amministrative del 2023, un banco di prova importante. Saranno infatti chiamati al voto i cittadini di tre importanti città siciliane: Catania, Trapani e Siracusa. Al netto delle evoluzioni che il quadro politico potrebbe subire, in quel contesto si saggerà la compattezza degli schieramenti e l’eventuale riscoperta di vecchie intese. Staremo a vedere.  


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