Pasti non garantiti in servizio |Oggi protesta della Polizia - Live Sicilia

Pasti non garantiti in servizio |Oggi protesta della Polizia

Si è svolto un sit in di poliziotti, organizzato dal segretario provinciale del Siap, Tommaso Vendemmia (nella foto) per protestare contro l'amministrazione pubblica che non garantisce i pasti durante i turni.

davanti la prefettura
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Volantinaggio Siap

CATANIA – Poliziotti costretti a pagarsi i pasti durante i turni. Succede anche questo a causa dei tagli governativi: una situazione insostenibile che il Siap, il sindacato degli appartenenti alla polizia, ha denunciato pubblicamente. Con il volantinaggio di stamani, aspettiamo la convocazione del Prefetto di Catania, per discutere meglio gli aspetti pratici della questione dei pasti ai poliziotti, queste sono le assicurazioni che  il capo di gabinetto della  prefettura ci ha riferito, augurando una apertura dell’Amministrazione   ad accogliere le istanze. Intanto nella giornata di domani il Siap, unitamente al Siulp e il Sap saranno ricevuti dal Questore per la stessa problematica. Per meglio chiarire la questione bisogna però analizzare meglio la situazione. Negli ultimi tre anni i tagli prodotti per la sicurezza dei cittadini  hanno fatto  diminuire i mezzi e il personale,  deputato al controllo del territorio, la questura di Catania quindi è passata da nove volanti, quattro  coppie di motociclisti della Squadra Mobile   e personale dei commissariati a cinque volanti e due coppie di motociclisti e l’annullamento dei commissariati. In questi anni però c’è stato un aumento delle denunce e delle istanze dei cittadini ad aumentare il controllo del territorio vedi i fenomeni di prostituzione, rapine e scippi. Per questo la Questura con accordi sindacali  e con volontarietà e responsabilità dei poliziotti,  sta mantenendo lo stesso standard di controllo  del territorio, specialmente nelle zone e negli orari critici, tra le 20,00 e le 24,00,  allungando gli orari ordinari di sei ore,  con lavoro straordinario di due o tre ore e anche più. Ciò consente di aumentare le pattuglie in orari critici, poiché  si raddoppiano con quelle ordinare. Questa situazione,  ormai ordinaria,   ha prodotto un disagio anche economico per questo personale che tra blocchi stipendiali, congelamento di missioni e straordinari, devono provvedere con proprio denaro all’acquisto di vivande da asporto da consumare nell’immediatezza senza mai distogliersi dal territorio. La Questura da parte sua stabilisce che essendoci una mensa di servizio il personale deve recarsi lì a consumare il pasto dovuto.  La risposta contraddittoria, pone una riflessione, ma se di sera la mensa chiude alle 20,30 come fa il personale che in quell’ora ha maggiore impegno di controllo a lascare il presidio territoriale, richiesto dalla stessa amministrazione ?  Per questa ragione il Siap  chiede che l’istanza sia accolta dall’amministrazione, quale giusto riconoscimento dei sacrifici dei poliziotti e dei cittadini tutelati,  significando che non occorrono risorse aggiuntive ma una migliore distribuzione di quelle assegnate e comunque per dare una idea si tratterebbe di poco meno di 10 buoni pasto dal valore di 7 euro al giorno. Naturalmente il Siap è aperto a qualsiasi confronto che dia soluzioni, quali l’attivare convenzioni con vari punti di ristorazione nella città che consenta pasti veloci. Fortunatamente in questa città non mancano ristoratori.

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