Randazzo, M5s: “privatizzare l’aeroporto di Palermo? Un autogol”

Patto Schifani-Lagalla per privatizzare l’aeroporto: insorge l’opposizione

L’idea palesata dall’amministrazione ha incendiato gli animi

PALERMO – In linea con il presidente Renato Schifani, il sindaco Roberto Lagalla ha dichiarato che la privatizzazione della società aeroportuale è “l’unica soluzione” per rispondere al caro voli e rendere più competitivo l’aeroporto di Palermo. Attraverso una gestione privata infatti si garantirebbero, secondo lui, un aumento del numero di tratte e, più in generale, maggiori benefici per i viaggiatori.

Randazzo: “Autogol strategico”

“È un autogol, un errore strategico”, commenta contrariato il capogruppo del M5s, Antonino Randazzo, leggendo il comunicato del sindaco Lagalla, che ha aperto alla possibilità della gestione privata. 

“La società aeroportuale, in questi anni, si è dimostrata capace di importanti piani di investimento e, più in generale, di una grande crescita – sostiene il consigliere – motivo per cui, ad oggi, sarebbe imperdonabile metterla in vendita. Sarebbe un vero e proprio autogol del sindaco Lagalla, un errore strategico da parte del Comune”, le sue parole. 

Randazzo non si limita soltanto a disapprovare pubblicamente l’ipotesi di privatizzazione. “Chiedo al sindaco Lagalla e alla sua giunta di scartare immediatamente l’ipotesi di privatizzazione della società aeroportuale”, ha continuato il consigliere. “Oltre a risultare un grave errore, tale scelta andrebbe a danneggiare l’interesse pubblico dei palermitani. Chiedo anzi di avviare un processo di rafforzamento di suddetta società, quotandola in borsa”. Sono queste le richieste che il Movimento 5 Stelle rivolge al sindaco Lagalla. 

Schifani: “Gli aeroporti vanno privatizzati”

Ad essere d’accordo e a promuovere l’idea della privatizzazione in prima persona è stato, però, il presidente della regione Sicilia Renato Schifani. La sua volontà di privatizzare gli aeroporti siciliani non è certo un segreto. “Privatizzare significa inserire nei livelli gestionali degli aeroporti delle governance competitive, dei manager che tendono ad aumentare il numero di vettori che atterrano, ad aumentare la portata di un aeroporto”, ha dichiarato il governatore, rispondendo alle domande di Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’Agenzia di Stampa Italpress.

Colombino, Cisal: “No, ad improvvisi e frettolosi processi di privatizzazione”

Ad unirsi al coro dei contrari alla privatizzazione e a proporre la quotazione in borsa della società, anche il sindacato CISAL. “L’intenzione di privatizzare l’aeroporto ci lascia perplessi”, ha dichiarato Gianluca Colombino, segretario della Cisal. “Prima della pandemia, che ha influito negativamente sul numero di viaggiatori e, di fatto, interrotto il suo percorso di continua crescita, la Gesap, ha avuto sempre bilanci positivi e in aumento negli ultimi anni, sia in termini di introiti che in termini di passeggeri. Oggi, all’indomani della pandemia, non ravvisiamo di certo la necessità di dare luogo ad improvvisi e frettolosi processi di privatizzazione di uno scalo che è in ripresa e che si sta avviando, nonostante la crisi energetica, al traguardo storico dei 10 milioni di passeggeri nei prossimi 3 anni”.

“Non sempre la politica è sinonimo di inefficienza e il privato sinonimo di efficienza” ha continuato il segretario. “Siamo aperti al confronto, ad un tavolo sindacale, ma terremo sicuramente alta la guardia e rimarremo vigili rispetto a qualsivoglia ipotesi di privatizzazione che andrebbe ad incidere sulla salute della società aeroportuale e sulla salvaguardia dei livelli occupazionali dei lavoratori. Quotare in borsa il titolo della società di gestione aeroportuale sarebbe certamente la soluzione più ovvia per rivitalizzare ulteriormente quello che è uno scalo, i cui risultati sono oggettivi e sotto gli occhi di tutti”.

Gesap, Scalia: “Lo scalo ha avuto una crescita tripla”

“Plaudendo alla posizione assunta dal presidente della Regione Renato Schifani in ordine all’elevato costo dei biglietti aerei per e dalla Sicilia e al suo impegno in tal senso, occorre precisare, in merito alla sua affermazione che ‘per aumentare il numero di voli è necessario inserire governance competitivite e che manca una gestione manageriale negli aeroporti siciliani’, che lo scalo Falcone Borsellino nei sei anni pre pandemia ha avuto una crescita tripla rispetto alla media Italia (61,5% contro il 23%) e che nel 2022 raggiungerà il record di passeggeri della sua storia, in controtendenza con un mercato europeo che ancora deve recuperare il 20% rispetto al periodo pre-pandemico”. Lo dice Giovanni Scalia, amministratore delegato di Gesap, la società di gestione dell’aeroporto “Falcone Borsellino” di Palermo e membro del direttivo di Aci Europe, in merito alle dichiarazione del presidente della Regione siciliana, uscite ieri sulla stampa.

“Questa eccezionale crescita di passeggeri porterà l’azienda a chiudere il bilancio 2022 con il miglior utile della storia e conseguentemente la massima valorizzazione sul mercato nonostante il grande impegno di circa 70 milioni di euro per gli investimenti e l’ammodernamento del Terminal, che si sta portando avanti grazie ai fondi della società di gestione e attraverso aperture di credito con le banche – continua Scalia – Mi preme sottolineare che questi risultati sono il frutto dell’eccezionale lavoro di tutto il personale aeroportuale, che in questi ultimi anni di grande difficoltà ha dimostrato di saper lavorare con coraggio e resilienza tra mille difficoltà, in maniera esemplare e guardando sempre avanti”.

“Con questa forza che ci ha contraddistinto negli anni – conclude il Ceo di Gesap – questo management e tutti i dipendenti hanno raggiunto record su record, diventando un punto di riferimento del panorama europeo grazie al lavoro incessante portato avanti con successo. Tale modello è certamente da consolidare e preservare, e può essere di esempio per altre realtà aziendali”.

Figuccia: “Meglio quotarlo in Borsa”

“La privatizzazione degli aeroporti con l’aumento dei costi dei biglietti da e per la Sicilia sono temi separati, non c’è alcuna connessione tra loro. Se un aeroporto internazionale qual è il Falcone-Borsellino risulta appetibile per il mercato sarebbe meglio quotarlo in borsa piuttosto che venderlo ai privati, in maniera da garantirsi una golden share per la parte pubblica. Quanto al costo dei biglietti aerei da e per la Sicilia, che hanno raggiunto livelli paradossali, sarebbe meglio un’azione tempestiva dell’Antitrust che evitasse il “cartello” tra compagnie aeree e adeguasse l’importo alle tratte sociali, attese le condizioni di svantaggio derivanti dall’insularità che ormai è principio costituzionale da qualche settimana”. Lo afferma Vincenzo Figuccia, deputato della Lega-Prima l’Italia all’Assemblea regionale siciliana.


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