PALERMO – Il percorso del tesseramento del Pd siciliano è partito. E la registrazione degli iscritti, a cui si procede per lo più on line (e che si concluderà a fine anno), è la prima tappa che porterà l’anno prossimo alla celebrazione dei congressi locali e poi di quello regionale, che eleggerà il nuovo segretario. A guidare il processo è il commissario del partito siciliano, Alberto Losacco. Che nei giorni scorsi ha tenuto la prima di una serie di riunioni in programma in queste settimane. “Abbiamo fatto una bella iniziativa, molto partecipata a Messina: una cinquantina d interventi, dal parlamentare regionale agli ultimi degli iscritti”, racconta Losacco. Prossime tappe a Catania il 19 e a Palermo il 26.
Ma quali sono gli umori del popolo dem, in particolare riguardo all’alleanza con il Movimento 5 Stelle? “Su questo nessuno è intervenuto contrariamente – risponde Losacco –. Tutti concordano che si tratta di un passaggio delicato, bisogna individuare bene obiettivi e programmi, ma c’è forte la consapevolezza che questa alleanza possa essere riproposta per le elezioni locali”.
E in effetti, l’appuntamento con le amministrative è dietro l’angolo. In primavera si voterà in comuni importanti, tra cui Agrigento. E bisognerà parlare presto del tema delle alleanze, visto che per quella data non è detto che la fase congressuale del Pd siciliano si sarà conclusa. ”Sì , certamente, se ne sta discutendo, in misura ancora maggiore nelle realtà dove andremo al voto”, riferisce il commissario.
Insomma, i dem siciliani ripartono dopo i traumi delle recenti guerre fratricide. E l’idea di una alleanza con i grillini da replicare anche a livello locale sembra prendere piede, 5 Stelle permettendo. Certo, il test dell’Umbria sarà importante per il destino dell’alleanza.
E c’è anche sul tavolo il tema della scissione renziana. All’Ars al momento non ci sono state uscite. Ci sono stati spostamenti significativi nei territori verso Italia viva? “Per il momento – dice Losacco – non ci sono stati spostamenti di gruppi dirigenti territoriali. Mi ha colpito molto che in Sicilia non sia successo. Poi, vederemo che cosa accadrà nelle prossime settimane. Non escludo che ci siano ancora delle persone indecise. Ma i sindaci e gli amministratori sono rimasti nel Partito democratico”.