Penultimi al giro di boa?| Quasi sempre è serie B - Live Sicilia

Penultimi al giro di boa?| Quasi sempre è serie B

Dalla stagione 2004/2005, anno del ritorno dei rosa nella massima serie, solo in due occasioni chi ha terminato il girone d'andata al penultimo posto è riuscito a mantenere la categoria. Si tratta del Siena di De Canio e della Reggina di Mazzarri e del neo rosanero Aronica.

DAL RITORNO DEL PALERMO IN A
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PALERMO – Tra i tifosi del Palermo, dopo l’ennesima sconfitta a Parma, serpeggia malumore e sfiducia per l’avvicinarsi dello spettro retrocessione con il quale il popolo rosanero ha perso fortunatamente dimestichezza e familiarità. Ai rosanero quest’anno è quasi sempre andata male ma quello che fa più male è il modo con cui il Palermo viene puntualmente sconfitto. Il penultimo posto al termine del girone di andata con il magro bottino di 15 punti fa suonare la massima allerta in viale del Fante. In effetti la storia degli ultimi tornei di A, da quando i rosanero sono tornati fra le migliori d’Italia, non accende eccessivamente le  speranze dei palermitani. Ripercorrendo infatti, anno per anno, i campionati dal 2004/2005 ad oggi si nota quanto sia complicato, dopo aver girato la boa invernale al penultimo posto, raggiungere la tanto agognata salvezza.

Stagione 2004/05. Il Siena allenato da Luigi De Canio, che in attacco poteva contare sul talento di Enrico Chiesa e Massimo Maccarone, chiude il girone d’andata a quota 17 punti in classifica. Situazione sconfortante per i senesi che però, con un girone di ritorno da urlo, riescono a salvarsi e terminare il torneo a quota 43. E la salvezza arrivò per un solo punto, grazie alla vittoria all’ultima giornata per 2-1 sull’Atalanta già retrocessa, con un gol a pochi minuti dal termine di Stefano Argilli. Da sottolineare che i bianconeri  chiusero quella stagione senza avere nemmeno un rigore a favore e con solo nove vittorie all’attivo. È il primo anno di A del Palermo che chiude la stagione al sesto posto qualificandosi per la Coppa Uefa.

Stagione 2005/06. È la stagione che porterà ai fatti di Calciopoli con la Juventus protagonista principale. Il Lecce, che partì con in panca Angelo Gregucci, vide dalla 6^ giornata l’arrivo di Silvio Baldini. I salentini chiudono penultimi il girone d’andata con 12 punti per poi retrocedere come terzultima con 29. Il Palermo anche quest’anno ottiene invece la qualificazione alla Coppa Uefa.

Stagione 2006/07. La Reggina, ridefinita poi dei miracoli, di Walter Mazzarri deve fare i conti con la penalizzazione di 11 punti post Calciopoli. Gli amaranto, che fra le loro fila possono contare sul neo rosanero Salvatore Aronica, arrivano alla 19^ giornata da penultimi con 12 punti. I calabresi a fine campionato si salvano centrando la quota standard, ossia 40 punti. Ben dodici le gare vinte dalla formazione dell’attuale tecnico del Napoli. Il Palermo chiude a quota 58, al termine del girone d’andata la squadra rosa aveva 38 punti e volava al terzo posto grazie anche alla vena realizzativa di un certo Amauri.

Stagione 2007/08. Va male all’Empoli in questo torneo. I toscani, al penultimo posto al termine del girone d’andata con 16 punti con Luigi Cagni ad allenare, alla fine retrocedono, dopo una breve parentesi con in panca Alberto Malesani, come terzultimi non superando quota 36. Nove le vittorie conquistate in tutto il torneo. Il Palermo, che chiude all’undicesimo posto, passa in rassegna vari allenatori, come Colantuono e Guidolin. Tra i rosanero più prolifici c’è il brasiliano Amauri, a segno per quindici volte.

Stagione 2008/09. Anche in questo campionato la penultima squadra alla fine del girone d’andata retrocede a fine torneo. È il caso della Reggina che, dopo un girone d’andata nelle mani di Nevio Orlandi che colleziona solo tredici punti nel girone d’andata, a fine campionato, dopo una breve apparizione di Pillon, vengono condannati alla B con 31 punti non schiodando dal penultimo posto. Il Palermo termina il suo torneo collezionando 57 punti in classifica, nella parte sinistra della graduatoria. Il goleador della formazione siciliana è Fabrizio Miccoli, con 14 gol all’attivo.

Stagione 2009/10. Sono gli orobici dell’Atalanta, con Gregucci in panca fino alla 5^, che al termine del girone d’andata occupa la penultima posizione in classifica con 14 punti nonostante la presenza dell’attuale tecnico dei campioni d’Italia della Juventus, Antonio Conte. Al termine del torneo, i nerazzurri retrocedono al terzultimo posto con 35 punti in classifica. Gli uomini di Bortolo Mutti, subentrato a Bonacina, vincono nove partite ma perdono ventuno volte. Per il Palermo è l’anno della Champions League sfiorata, con il quinto posto finale, e due punti in meno rispetto alla Sampdoria quarta. Miccoli è il miglior marcatore rosa con 19 gol segnati.

Stagione 2010/11. Un’altra formazione lombarda incappa l’anno dopo nel medesimo destino dell’Atalanta. Stavolta tocca al Brescia dell’ex rosanero Beppe Iachini soccombere e tornare in B. Le rondinelle chiudono la prima parte di stagione a 15 punti e alla fine del torneo non vanno oltre i 32 punti. Il Palermo chiude a quota 56 punti, stabilmente nella parte sinistra della graduatoria. I rosa chiudono il girone d’andata con 31 punti e al ritorno ne collezionato 25, ossia i punti che servirebbero ai rosa nel campionato in corso per arrivare ai fatidici 40 punti.

Stagione 2011/12. La maledizione della penultima posizione si ripete anche in questa stagione. Il Lecce, che ai nastri di partenza partì con Eusebio di Francesco, chiude penultimo al termine dell’andata con 13 punti (intanto era subentrato Serse Cosmi) per poi retrocedere, nonostante un ottimo girone di ritorno, con 36 punti. Solo otto le vittorie dei giallorossi in tutto il torneo. I rosa chiudono a 43 punti, e nel girone di ritorno collezionano solo 19 punti, rischiando seriamente di retrocedere.

Quest’anno il destino del penultimo posto spetta alla società di viale del Fante che con soli 15 punti è chiamata a un’impresa nelle 19 sfide che la separano dalla fine del torneo.


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