Per il governo Crocetta| un altro tuffo nella polemica - Live Sicilia

Per il governo Crocetta| un altro tuffo nella polemica

La giornata politica. La piscina della villa di Mariarita Sgarlata diventa un caso politico. Poi Crocetta stempera i toni. "Una farsa", sintetizza Cracolici. E' la ciliegina sulla torta di un'altra settimana di fuoco per la giunta

La giornata politica
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PALERMO – Alla travagliata settimana del governo Crocetta mancava in effetti solo la piscina di Mariarita Sgarlata. Che in un clima vagamente surreale è diventata (la piscina, ma anche la Sgarlata) il caso del giorno. A Siracusa, per la verità, se ne parlava da giorni e giorni, anche sui media. La novità è arrivata stamattina, con la notizia, riportata dai quotidiani, che Rosario Crocetta ha inviato il dossier, riservato, degli ispettori dei Beni culturali sulla piscina alla procura di Siracusa che aveva aperto un fascicolo a seguito di un esposto. La piscina sarebbe stata autorizzata, a detta degli stessi ispettori, con tempi e modalità sospette, dalla sovrintendente nominata dalla Sgarlata, quella Beatrice Basile sospesa nei giorni scorsi dall’assessorato – che nel frattempo ha cambiato guida – dopo tante voci, anche illustri, che ne avevano assunto le difese per la sua fama di paladina dell’ambiente e dei beni culturali. E così, la vicenda pirandelliana della piscina dell’assessore all’Ambiente, denunciata ai magistrati dallo stesso presidente della Regione ma difesa dagli ambientalisti locali (tanto per completare il quadro di originalità) faceva il giro d’Italia e impazzava sul web.

Rosario Crocetta partiva in quarta, come da copione. “E’ ovvio che se i pm ravvisassero elementi per portare avanti un’inchiesta non potrei più esimermi dal rimuovere l’assessore. Ma io, fossi in lei, mi sarei già dimesso. Questo voglio che sia chiaro”, dichiarava stamani a Repubblica. Poi, all’Ansa, aggiungeva: “L’assessore ha peccato di leggerezza politica”. Insomma, assessore scaricato, si era legittimati a pensare. Senza poter fare a meno di ricordare che propri la poltrona della Sgarlata era la più in bilico in vista del rimpasto, con la necessitò di liberare almeno una casella da riservare al pezzo del Pd rimasto fuori nel blitz non felicissimo che partorì il Crocetta bis.

La Sgarlata, dal canto suo, amareggiata e forse spiazzata dall’uscita del presidente sceglieva di affidare a un comunicato la sua difesa. L’assessore ha parlato di notizie calunniose, ha scritto di aver voluto chiedere l’autorizzazione anche se non tenuta, perché la piscina (di cui Livesicilia ha mostrato in esclusiva la foto) non è interrata (“in qualunque sito on line, manufatti di questo tipo vengono proposti in vendita proprio perché esenti da richiesta di autorizzazione e realizzabili con una semplice comunicazione”, ha scritto), e ha rivelato di aver chiesto lei “al presidente Crocetta di trasmettere il rapporto ispettivo dell’attuale direttore dell’Assessorato ai Beni Culturali, Rino Giglione, alla Procura della Repubblica al fine di dissipare ogni dubbio sul mio operato”. Dettaglio che dalla ricostruzione di Crocetta non era emerso.

Nel frattempo, però, lo stesso Crocetta aveva mitigato il tono delle sue esternazioni. Dichiarando all’Ansa: “Sulla vicenda dell’assessore Sgarlata non permetterò strumentalizzazioni politiche, il governo ha le carte in regola”. Crocetta ha rivendicato il suo gesto, definendolo “garantista”, ha escluso la necessità di dimissioni dell’assessore (“Non c’è alcun problema politico, in assenza al momento di infrazioni”), capovolgendo sostanzialmente il senso delle sue dichiarazioni riportate nell’edizione di oggi di Repubblica (“Io al suo posto mi sarei già dimesso”).

Una vicenda dai contorni pittoreschi, quella dell’ormai famosa piscina, che si inserisce nel contesto della “guerra dei sovrintendenti” che ha visto “congelate” le nomine effettuate dalla Sgarlata. E che ha scaldato il dibattito siracusano. oggi su Facebook l’ex deputato regionale Roberto De Benedictis attaccava Crocetta perché si sarebbe servito “di questa menzogna pur di consegnare la Sovrintendenza a Pippo Gianni o regolare i suoi equilibri in giunta”.

Si conclude così una settimana di passione per il governo, che ha dovuto incassare una nuova mozione di censura a un suo assessore e registrare un’ulteriore impennata nelle fibrillazioni interne alla maggioranza.

“La commedia del Governo Crocetta è ormai alla fine. Si è trasformata in una farsa. A questo punto è meglio chiuderla qui”, commentava lapidario su Twitter Antonello Cracolici, esponente di punta di quello che teoricamente sarebbe il partito leader della maggioranza di governo. L’unico che abbia speso due parole per commentare la vicenda della piscina. Dagli altri, renziani inclusi (l’assessore Sgarlata siede al governo in quota a quell’area del Pd) solo silenzio.


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Commenti

    Crocetta vada a fare il sindaco di Tunisi

    AHAHAHAHAHHHAHH AHHHHHAHHHH HAHAHHHHHAAAAA

    Ma con quale faccia questo ancora si presenta. Distruttore della Sicilia

    Si ti prego i cittadini catanesi tutti ti amiamo presentati a Sindaco sarai il nostro messia. Forza Crocetta ?️‍??️‍??️‍??️‍??️‍? ti vogliamo carico. Avanti il prossimo sarà una bella competizione a Catania venghino venghino signor e signore ?????

    AHAHAHAHAHAHAHHAHAHHAHAHHAAHHAH

    ne approfitti si candidi a catania.

    No grazie, ancora paghiamo i disastri lasciati da sto tizio….

    Tanta gente…. ???

    Crocetta ha fatto così bene a Palermo come presidente della regione che vuole continuare a Catania come sindaco!

    Saro saremo in tantissimi a sostenerti, almeno qui a Catania non ci siamo dimenticati di te a differenza di tanti altri siciliani che immotivatamente ti hanno voltato le spalle consegnandosi alla destra.

    Ho qualche dubbio, che possa essere vero.

    Come dipendente regionale gli sarò sempre grato per tutto quello che ha tentato di fare per la nostra Sicilia malgrado i mille ostacoli che gli sono stati frapposti da una dura opposizione politica, e come cittadino catanese invece non vedo l’ora di poterlo votare perchè soltanto lui è in grado di fare rinascere la nostra città dopo i tanti fallimenti di chi lo ha preceduto.

    Rosario Crocetta non Catania meglio sindaco Tunisi dove fra poco votare. Lo conosciamo.

    Vattene a Tunisi dai tuoi amici a fare il sindaco e vedrai come ti finirà

    Dopo tante gestioni e delusioni sei la sola speranza di noi catanesi, siamo tutti con Te.

    hahahahahahaha saro non finisce mai di stupire

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