Sicilia, piano contro le perdite d'acqua di dighe e condutture

Piano contro le perdite d’acqua, 5 milioni per la Sicilia occidentale

Gli interventi su dighe e reti idriche programmati con la manovrina

PALERMO – Limitare le perdite d’acqua e ottimizzare le risorse idriche accumulate negli invasi della Sicilia occidentale per consentire agli agricoltori un’estate più serena. È l’obiettivo degli interventi per fronteggiare la crisi idrica previsti nella manovrina approvata dalla giunta regionale. Sul tavolo il governo Schifani ha messo cinque milioni di euro per riammodernare gli impianti e sostituire condutture colabrodo.

Il piano per le dighe della Sicilia occidentale

Il piano è stato messo a punto nel corso di una riunione alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il capo della protezione civile Salvo Cocina, che coordina la cabina di regia attivata a Palazzo d’Orleans per mettere in campo gli interventi di contrasto alla crisi idrica, e il dirigente del dipartimento Agricoltura Fulvio Bellomo.

Gli interventi previsti

Cinque gli ambiti d’intervento previsti con il provvedimento approvato dalla giunta regionale: manutenzione straordinaria e riefficientamento delle reti irrigue; protezione catodica (contro la corrosione delle strutture in metallo) per la prevenzione delle perdite d’acqua; apparecchiature per il controllo da remoto; interventi sulle pompe di sollevamento; impermeabilizzazione e riefficientamento delle vasche di accumulo e derivazione.

Le dighe sulle quali si interverrà

Gli interventi serviranno soprattutto per ridurre al minimo il rischio della ‘grande sete’ per le campagne siciliane in vista della stagione estiva. Si interverrà sugli invasi Garcia, Poma, Rosamarina, sul comprensorio Castello-Gorgo Raia, Disueri, Furore e San Giovanni, Arancio, Paceco e Trinità. Si tratta di interventi attesi da anni e che non sono più rinviabili. Sulle operazioni dovranno vigilare gli uffici dell’assessorato regionale all’Agricoltura.

Diga Garcia, gli interventi

Sulla diga Garcia opereranno tre consorzi di bonifica: Trapani, Palermo e Agrigento. Sarà necessario sostituire alcuni tratti delle condotte principali e di distribuzione, che al momento sono in condizioni critiche. Andranno sostituite anche alcune valvole di sezionamento e ripristinate le centrali di sollevamento dell’acqua, comprese le cabine di alimentazione.

Sarà poi necessario ripristinare l’impianto di protezione catodica, un sistema che impedisce la corrosione delle strutture metalliche e che è basato su un sistema di elettrochimica. Diversi, inoltre, gli interventi da effettuare per ridurre le perdite, soprattutto nella zona dell’Agrigentino dove gli impianti hanno un’età media superiore ai quarant’anni.

Invaso Poma, cosa cambierà

Consorzio di bonifica 2 di Palermo impegnato anche nelle migliorie all’invaso Poma, nel territorio di Partinico. Secondo i calcoli della Regione sarà necessario sostituire circa mille metri di condotta nel comprensorio dello Jato e ripristinare anche alcuni collegamenti secondari.

Diga Rosamarina, i cambiamenti lungo la rete

Per la diga Rosamarina, sul territorio di Caccamo, bisognerà sostituire oltre 250 ‘saracinesche’ in ghisa collocate lungo la rete irrigua che consentono di monitorare e gestire l’irrigazione.

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La diga Rosamarina

Comprensorio Castello-Gorgo Raia, gli interventi

Il Consorzio di Bonifica 3 di Agrigento interverrà sul comprensorio Castello-Gorgo Raia con la sostituzione di diverse valvole e dei galleggianti nella vasca Pizzo Corvo.. Anche in questo caso è previsto il ripristino di alcuni tratte di condotte danneggiate nelle linee Piana Magone, Ciavolaro e Monte di Sara (nella zona di Ribera), e Alto Gebbia (Bivona).

Cimia e Disueri, lavori nel Nisseno

Negli invasi Cimia e Disueri, invece, interverrà il Consorzio di bonifica 5 di Gela. I lavori riguarderanno alcune riparazioni sulle reti irrigue nei comuni di Gela, Niscemi e Mazzarino.

Furore e San Giovanni, operai nell’Agrigentino

In provincia di Agrigento operai all’opera sulle dighe Furore e San Giovanni, dove si prevede la sostituzione di due valvole di vari diametri nel sub-comprensorio delle colline di Naro. Saranno sostituite anche cinque idrovalvole a galleggiante nelle vasche del sub-comprensorio Furore e Uva Italia, nelle campagne di Naro e Canicattì. Saranno sostituiti anche alcuni tratti della conduttura nelle campagne di Naro, Favara e Agrigento.

Gli interventi per l’acqua del lago Arancio

Il finanziamento della Regione servirà a migliorare la situazione anche in uno degli invasi strategici della provincia di Agrigento, il lago Arancio. Qui il Consorzio di bonifica dovrà sostituire sei valvole di sezionamento nelle campagne di Sciacca, Menfi, Sambuca di Sicilia e Santa Margherita Belice.

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Il lago Arancio

Dighe Paceco e Trinità, i lavori nel Trapanese

In provincia di Trapani operai al lavoro anche sulla diga Trinità di Castelvetrano. Qui saranno sostituiti gli ‘sfiati a doppio corpo’ dell’adduttore principale, che vengono installati per ridurre le quantità d’aria durante la fase di riempimento. Saranno sostituiti, infine, alcuni tratti do condotte danneggiate e diverse saracinesche di sezionamento. Arriveranno anche nuove cabine di alimentazione delle centrali di sollevamento Sammaritana 1 e 2.

La diga Trinità
La diga Trinità

Previsto, infine, un intervento sulla diga di Paceco, dove dovrà essere ripristinato il quadro di comando delle elettropompe della stazione di rilancio Castellaccio. In programma anche la sostituzione di alcuni tratti di condotte che al momento si trovano in condizioni critiche.


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