Piantedosi: "Messina Denaro, continuare il lavoro capillare" - Live Sicilia

Piantedosi: “Messina Denaro, continuare il lavoro capillare”

L'interventoal termine del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica a Bologna
LE PAROLE DEL MINISTRO
di
2 min di lettura

BOLOGNA – “Bisogna che gli inquirenti continuino, proseguano il capillare, incessante lavoro che stanno facendo di analisi e indagine della latitanza di Matteo Messina Denaro come conseguenza del fatto che l’arresto è stato frutto di una indagine sviluppata con sistemi tradizionali, molto classici. E’ stato quasi, non dico un arresto in flagranza, ma è stata una cosa maturata nei giorni in cui si è realizzata e da qui, adesso, tutto il dispiegamento delle energie per capire cosa sia successo”.

Così, al termine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica a Bologna, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi alla luce dell’arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro dopo 30 anni di latitanza. “Ci stanno lavorando proficuamente – ha osservato – la Procura di Palermo, la Direzione Distrettuale Antimafia e i carabinieri in concorso con le altre forze di polizia che meritano il plauso e il credito. C’è molta discussione, questi fenomeno ha riguardato una parte di storia molto dolorosa per il nostro Paese, finisce con Matteo Messina Denaro l’epoca della mafia stragista”.

Il nodo delle connivenze

A giudizio del responsabile del Viminale, “le analisi ci diranno qualcosa d’altro di questa latitanza ed è del tutto evidente e ragionevole pensare che questa latitanza si sia protratta molto per il contesto nel quale viveva il latitante. Credo che al di là delle discussioni, anche legittime, della politica, sarà importante lasciare lavorare gli inquirenti perché potrebbe essere veramente una pagina chiarificatrice questa dell’arresto di Matteo Messina Denaro ivi compresi le modalità e le reti di connivenza di cui, probabilmente, ha fruito e come sta emergendo in maniera tangibile e visibile”. Quanto a presunti comportamenti omertosi legati anche a atteggiamenti di carattere culturale, Piantedosi si è limitato ad osservare che “sono contesti che hanno segnato una storia da questo punto di vista ma, in occasione dell’arresto, sono state visibili anche delle manifestazioni di apprezzamento del lavoro delle forze dell’ordine. Evidenzierei, segnalerei anche questo – ha concluso – oltre che i tradizionali e legittimi interrogativi che ci poniamo”


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI