CATANIA – Si insedia oggi il nuovo Rettore dell’Università etnea. Alle 12, il professore Giacomo Pignataro, eletto la scorsa settimana, sostituirà ufficialmente l’uscente, Antonino Recca, dimessosi anzitempo ieri. Questo il messaggio che Pignataro ha inviato al personale tecnico-amministrativo e agli studenti dell’Università.
“Ho il piacere di comunicarVi che il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica, prof. Francesco Profumo, ha firmato il decreto con il quale mi nomina nuovo Rettore del nostro Ateneo. Tale decreto, celermente predisposto e sottoposto alla firma dello stesso Ministro, consentirà sin dai prossimi giorni, col mio insediamento, l’avvio della nuova fase amministrativa e gestionale dell’Università di Catania, in seguito all’esito elettorale del rinnovo della carica di Rettore, che mi ha visto onorato del Vostro consenso. Colgo l’occasione, dandoVi questa notizia, per augurare a tutto l’Ateneo, in tutte le sue componenti, un lavoro proficuo, comune e solidale. Per costruire e rafforzare il nostro Ateneo, la nostra casa comune, plurale e aperta alle sfide future, è necessario il lavoro di tutti. Un lavoro ispirato sempre a responsabilità e autonomia, merito e partecipazione, per consolidare unità e compattezza della nostra Università. Ringrazio il mio predecessore, il prof. Antonino Recca che, con le sue dimissioni, ha consentito di rendere più celere la transizione verso l’amministrazione da me guidata. Ringrazio, altresì, la prof. Maria Luisa Carnazza, per l’impegno profuso nell’interesse dell’Ateneo, e il prof. Mario Marino, per il rigore con il quale ha svolto le sue funzioni di decano”.
Micari dovrebbe prendere atto che l’avere coinvolto l’Università in una competizione elettorale è stato devastante e divisivo e che lui ne esce indubbiamente delegittimato e che
dare le dimissioni sarebbe l’unico modo per uscire di scena con dignità.
Complimenti al Prof. Leone per la sua coerenza…….qualità quasi estinta oggi giorno……se ci fossero più persone come lui in posti di responsabilità. Auguri Prof.
Preso al laccio da orlando ha fatto lo yoyo: se vinco lascio, se perdo rientro… Ma è mai possibile?
Micari ha messo a disposizione della Cosa Pubblica la sua esperienza. Avrebbe fatto bene il Governatore, potrà continuare a far bene il Rettore. Tutto il resto, mi sembra solo strumentalizzazione.
Strumentalizzazione di che cosa? Quale esperienza politica? Avrebbe fatto bene il governatore? Dopo l’esperienza Crocetta, forse sarebbe stato addirittura peggio, al laccio di Orlando con con la stessa maggioranza di Crocetta. Da brivido.
Fortunatamente ancora qualche docente da prova di coerenza e dignità. Non purtroppo i vertici motivati dall’ambizione o all’opportunismo
Ma questo magnifico centro di eccellenza dell’ateneo di Palermo (che vorremmo sapere quanto costa agli studenti che pagano le tasse…), quali prodotti innovativi e tecnologici ha lanciato sino ad oggi sul mercato “mondiale”… ? (oltre alla gomma del ponte, ovviamente…)
Micari ascolta il popolo che ti ha votato, dimettiti e torna a fare il professore.
Caro Rettore se la stessa persona che l’aveva convinta ad intraprendere questa infelice avventura la dovesse ricontattare per proporgliene un altra potrebbe sempre accogliere positivamente la cosa, ma poi non ne faccia più nulla.
Non vedo perché Micari dovrebbe dimettersi.
È una persona seria, diversamente da molti docenti universitari
Concordo con il docente.
concordo con il docente….come i magistrati….npn dovrebbero fare politica
Micari dovrebbe immediatamente dimettersi, se avesse un minimo di rispetto verso l’Università
Il prof Leone ha compiuto un gesto simbolico e sostanziale che condivido. L’Università non può essere il predellino di nessuno, men che mai del Magnifico Rettore. Nella vita si fanno delle scelte, troppo comodo mettere il piede in due scarpe. Per una questione di dignità dell’istituzione, dovrebbe rassegnare le dimissioni l’intero senato accademico.
OCCORRE UN ALTO SENSO PROFESSIONALE PER DIMETTERSI DA RETTORE.
Ma non siano ridicoli, qualcuno vuole approfittare della situazione,
Mi sembrano veramente assurde queste polemiche su una professionista che ha messo a servizio della politica le sue competenze, mettendosi pure in congedo, quando tanti altri hanno fatto e fanno politica con ruoli di primo piano nelle più disparate Istituzioni e senza mettersi né in congedo, né in ferie .. Non ho avuto modo di conoscere il Prof. Leone, ma oggi mi appare come un Responsabile tecnico che abbandona un progetto così importante per i nostri giovani, che si ritira perché offeso dalla scelta di Micari ! Mi sembra assurdo ! Si lanciano allarmi dove non ci sono e si sta zitti di fronte a tante cose molto più gravi ..
Io darei solo il ben tornato al Rettore.
una dimissione gentile.
Complimenti prof. Leone, le sue dimissioni sono una lezione di vita ai professionisti della poltrona.
A prescindere dal fatto che il docente di è dimesso da un incarico di poco conto (poteva dimettersi da docente ad esempio, non lo ha fatto). Vi siete dimenticati di quel rettore palermitano di una/due università che ha sostenuto diversi incarichi politici? É stato pure vice presidente dell’Unione dei Rettori italiani. Per lui non si è mai dimesso nessun docente. Che strano! Come mai?
Come siamo strani: chiediamo cambiamento e critichiamo chi prova a sparigliare legioni di politici mestieranti, con la sua competenza. Siamo condannati a fare i sudditi in eterno.
Non capisco. Tutti possono fare politica: dirigenti pubblici, banchieri, medici, magistrati,ufficiali dell’esercito, faccendieri, pregiudicati, etc. Perché dovrebbe essere vietato ai Rettori di partecipare ad una competizione elettorale?
Non capisco perché si dovrebbe dimettere. Chi ha costretto a votarlo? Perché dovrebbe danneggiare l’università? Anzi un rettore che ha avuto l’opportunità di conoscere il territorio, le sue povertà le sue ricchezze. Forse adesso ha più chiaro cosa bisogna all’università in modo reale in termini di servizi cultura e… servizi. Cosa che magari qualcun’altro non ha bene intrapreso. Il sig armao che é stato un bravo professionista non é stato spessissimo consulente di tanti enti pubblici? Non sto parlando dell’Ipab (istituto di beneficenza ) dove ha curato trattativa con zamparini per costruzione casa di riposo allo zen… istituto che ha erogato al professionista (determina pubblica ) tantissimi soldi… non di parla di beneficenza… per un contributo intellettuale (parere) alla faccia della beneficenza. Adesso è indignato? Vice presidente dea regione? Operazione verità? Cominciamo dal Suo operato ai tempi dei governi cuffaro…
Non si puo fare piu nulla….ha forse rubato?… Ha nepotizzato…..ha commesso qualche crimine?….la politica viene intesa come qualcosa di azzardato???? Cioe’ una slot machine…. Se vinci bene ,altrimenti sei rovinato???? Era un candidarsi a givernare la Sicilia di tutti….perche’ se non ha ottenuto i voti necessari….non deve tornare a fare quello che faceva prima???? Il professionismo politico e’ morto….si deve fare il politico a tempo….poi tornare al vecchio e buon lavoro….
La risposta del professore Micari è coerente con tutta la vicenda… Lui è convinto che sia perfettamente normale tutto quello che è successo e dalle sue mancate dimissioni prima delle elezioni al fatto che ora ritorni a fare il rettore come se nulla fosse…come lui ragionano in tanti purtroppo ed è il limite è la causa del disfacimento e della prossima estinzione del PD
Non occorrono gesti di eroismo etico ma l’applicazione do un dispositivo di blindatura istituzionale volto a neutralizzare la perturbazione creata dal mantenimento della carica di rettore sull’ordinamento della Repubblica e salvaguardare il diritto costituzionale esercitato dal cittadino Micari.
Non entro nel merito della liceità del sistema sliding doors ma analizzo con pragmatismo. Se la funzione di rettore così importante (presunta) , perché è importantissimo il luogo in cui la si esercita, può essere sospesa perché in altre faccende affeccendato e poi ripresa a piacimento dal punto in cui si è lasciata, viene fuori una conclusione.
L’Università, quantomeno in Italia, allora può fare a meno della suprema guida.
Un’idea quando vorranno veramente mettere mano alla spending review
Ma quale esperienza?Cosa ha governato o amministrato prima?L’Università non è la stessa cosa di un Ente come la Regione Il Comune o la Provincia.Se avesse fatto il Governatore come Leoluca Malinconia fa il Sindaco,meno male che è stato trombato.
non sono necessari gesti di eroismo etico.
Si deve applicare un dispositivo di blindatura istituzionale volto a neutralizzare la perturbazione creata con la candidatura del Rettore sull’ordinamento della Repubblica e a tutelare il diritto costituzionale esercitato dal cittadino Micari
É esattamente il contrario di ciò che sta decidendo il CSM: se fai politica ti dimetti dalla magistratura.
Il perché é ovvio.
scusami Michele ma la sospensione della carica di rettore non e’ per motivi futili ma per l’esercizio di un diritto-dovere costituzionale di partecipazione alla vita democratica del Paese.
E’ un interesse pubblico collettivo l’esercizio dei diritti costituzionali.
Complimenti ancora al sig. Micari,in un paese normale e civile,sarebbe già andato via,ma qui siamo in Italia,si pensa solo al proprio tornaconto,alla propria poltrona,infischiandosene delle giueste maniere,della serietà che occorre a gestire certi ruoli,sono tutti bravi achiacchiere,poi alla fine dimostrano ciò che realmente sono….si dovrebbe vergognare!!!!!
scusami Michele ma la sospensione temporanea dalla carica di rettore non e’ per motivi futili ma per l’esercizio di un diritto-dovere costituzionale di partecipazione alla vita democratica del Paese.
Ogni cittadino deve poter partecipare alle elezioni e candidarsi.
Nel caso del rettore in carica con modalita’ idonee a non creare precedenti potenzialmente lesivi per l’ordinamento e rispettosi dei diritti costituzionali.
Bravo Mister! Diciamo che qualcuno che ci ha provato ad approfittare della situazione e a candidarsi col PD per soli interessi personali, sulla pelle dei dipendenti dell’Univeristà di Palermo e dei loro figli, c’è già stato… Ora però a quel qualcuno dobbiamo veramente ringraziarlo e dargli eMerito: sta spazzando via dalla scenza politica italiana il PD, Renzi, Faraone, Sinnacollando e tutta la SX dell’antimafia dei cannoli …!! mi viene un sospetto a questo punto…che, forse forse, non si sia appattato con Berlusconi…??
è la medesima logica per cui se un magistrato entra a far politica
dovrà abbandonare per sempre la toga
alla stessa stregua un rettore nel momento in cui decide di indossare una casacca politica al di la del fatto che se gli vada bene o male non potra piu essere garante di un sistema universitario terzo ed equidistante dal potere politico
piuttosto potrà ritornare a esercotare il ruolo di docente visto che è molto bravo ma non il rettore
Perchè l’Università è una istituzione che non può e non deve avere colore politico. Il Rettore, che rappresenta l’Università, non può e non deve fare scelte politiche.
Potrebbe fare il CHERICHETTO con Orlando.
Le dimissioni erano un atto dovuto.Si è’ persa la terzieta’ del rettore.Micari rimane un uomo bollato PD. Ci sarà’ da ridere quando ci sarà’ il confronto con il presidente nemico musumeci peraltro offeso pubblicamente dalla signora micari
Come per altre funzioni importanti pubbliche si dovrebbe prevedere che il rientro avvenga in altra sede diversa da quella sospesa. non è che si voglia comprimere o ancor peggio cassare un diritto civile.
il sistema di blindatura istituzionale da me ipotizzato non prevede il rientro scontato con la carica istituzionale di rettore ma sicuramente in quella di professore ordinario perche’ la conservazione del posto e’ garantito dall’art. 51 della Costituzione.
Mi chiedo cosa sia più scandaloso il fatto che il prof.Micari rimanga rettore della università di Palermo o tutti i docenti che fanno assumere i figli nella stessa facoltà dove loro stessi insegnano.
Adesso sono tutti sdegnati ma da loro non ho mai sentito una parola di sdegno per il nepotismo imperante. Ma finitela tutti moralisti postumi l’università è un ente statale Micari non dovrà mai confrontarsi con Musumeci per il suo ruolo di rettore.
Articolo letto già 42.000 volte… cacciateli tutti, sinnacollando, i faraoni e tutta la banda degli onesti e dell’antimafia dei pagliacci dalla città !!
le tue sono considerazioni serie e delicate meritevoli di approfondita e oculata valutazione per la riammissione del rettore nella carica con il dispositivo di blindatura istituzionale da me ipotizzato qualora recepito e applicato.
E’ necessario tutelare l’essenza statale dell’Universita’, ma nel contempo tutelare il diritto costituzionale di partecipazione alla vita civile e democratica del Paese di TUTTI, al netto della inevitabile dialettica di scontro fisiologica e per certi versi auspicabile che emerge nelle competizioni elettorali.
E’ un campo inedito creato dall’Universita’ di Palermo.
La stessa Universita’ deve dare risposte rassicuranti per l’opinione pubblica
ed efficaci per neutralizzare gli effetti potenzialmente lesivi creati dal precedente.