Polemiche post nubifragio |Tutti contro il sindaco - Live Sicilia

Polemiche post nubifragio |Tutti contro il sindaco

Montano le critiche all’amministrazione e al primo cittadino, il giorno dopo il violento nubifragio che ha colpito la città ieri pomeriggio. Le associazioni di categoria puntano il dito contro la gestione del territorio da parte dell’amministrazione, ma è la politica ad affondare il colpo. Stancanelli si difende: La bomba d'acqua non si può impedire”

Le polemiche/2
di
3 min di lettura

una delle immagini del violento nubifragio che ha colpito la città

CATANIA – Una pioggia di polemiche e rimpalli di responsabilità è seguita alla pioggia intensa, stavolta reale, che ieri ha messo in ginocchio la città per alcune ore, trasformandola in una novella Venezia. Ad appena 24 ore da quella che, senza ombra di dubbio, è stata una vera e propria tempesta, che ha inondato il centro cittadino, fioccano commenti al vetriolo e infuocate polemiche sulle eventuali responsabilità. Reazioni piuttosto prevedibili che assumono un sapore marcatamente elettorale a poche ora dal voto per rinnovare il Governo.

E, se le associazioni di categoria hanno mantenuto i toni piuttosto contenuti, puntando il dito principalmente contro l’inadeguatezza del sistema città, gli esponenti politici hanno approfittato abbondantemente dell’assist offerto dalla meteorologia, additando in Stancanelli e nella sua gestione la causa principale di quanto avvenuto. Il presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) di Catania, Nicola Colombrita,ad esempio, tira in causa il Piano regolatore generale che “potrebbe favorire la soluzione dei problemi, mentre aspettiamo da sempre che la Provincia Regionale assuma il ruolo che le compete nel coordinamento urbanistico e delle opere riguardanti il territorio etneo”. Il responsabile Protezione civile dell’Anci, Vladimiro Boccali, accusa invece il sistema di allerta in generale mentre, la Cgil etnea, parla di necessità la messa in sicurezza dei luoghi e delle strutture pubbliche chiedendo “un impegno straordinario a tutti gli enti locali per curare l’esistente e metterlo in sicurezza”, ma è il mondo della politica che, chi più chi meno velatamente, hanno individuato un responsabile certo: l’amministrazione comunale e la sua gestione del territorio.

“Le drammatiche immagini di una devastata Catania che hanno fatto il giro del mondo non sono una sorpresa, ma la prevedibile conseguenza di una città che è stata resa fragile di fronte ad ogni evento dall’incuria criminale delle sue classi dirigenti” – afferma Luca Cangemi di Rifondazione comunista. “Il saccheggio del territorio, l’assenza d’infrastrutture adeguate, le incredibili inadempienze perfino nelle più semplici operazioni di manutenzione – aggiunge – espongono ogni giorno i catanesi a inaccettabili rischi”.

Anche il candidato sindaco, Maurizio Caserta, parla di incapacità di gestione del rischio. “La maturità di una comunità dipende dalla capacità di saper fronteggiare eventi disastrosi come ad esempio i nubifragi o i terremoti – dichiara Caserta: “Il nubifragio di ieri – continua – è l’ennesima emergenza. Stavolta è andata bene, non ci sono state vittime, ma non si può scherzare con la vita della gente”.

Accuse che, sebbene tirato in causa di striscio, il sindaco Stancanelli respinge ai mittenti: “Vi è una polemica di conoscenza, non una polemica sulle cose che dovevano essere fatte per impedire la bomba d’acqua. La bomba d’acqua non si può impedire” – risponde il primo cittadino. “Abbiamo lo stesso piano di emergenza degli anni scorsi – conclude – ovviamente modificato in base alle esigenze che crescono e che si aggiornano, ma siccome il piano prevede anche delle esercitazioni e la messa in atto noi questo l’abbiamo fatto già tre mesi fa”.

Le difese del sindaco le prende anche il consigliere comunale del Pdl, manlio Messina: “E’ inammissibile e ridicolo – afferma – voler far ricadere le colpe di questa decennale assenza di politiche di prevenzione e tutela del territorio sull’attuale amministrazione comunale che anzi, da quando si è insediata, ha cercato d’invertire la rotta predisponendo una maggiore tutela del territorio cittadino nei confronti degli eventi meteorologici. Le responsabilità risiedono altrove”.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI