Policlinico, "trasportatore" in ferie | La chemio non arriva in reparto - Live Sicilia

Policlinico, “trasportatore” in ferie | La chemio non arriva in reparto

Una mattina di passione per chi è in cura all'oncologico. L'addetto al trasporto delle medicine dalla farmacia al reparto è in ferie e il sostituto ha marcato visita. E quaranta pazienti sono rimasti in attesa di una soluzione fino a tarda mattinata.

PALERMO - IL CASO
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PALERMO – L’ultimo paradosso di una sanità siciliana a due facce arriva dal reparto oncologico del Policlinico. Tirato a lucido dallo staff presieduto dal direttore Antonio Russo, impegnato h24 nel rilancio di una struttura più volte finita al centro di scandali e inchieste e oggi fiore all’occhiello del Polo medico universitario: nuova accettazione, servizi all’avanguardia in tema di terapia del dolore, figure professionali di ultima generazione (come il cardio-oncologo), protocolli con centri d’eccellenza come quello di Anversa. E poi le nuove sale per la chemio: poltrone supercomfort, tv al plasma per ciascun paziente, personale sempre col sorriso e altamente professionale. Un’oasi, non c’è che dire.

Peccato che la burocrazia spesso ci metta lo zampino. Succede che da lunedì sia andato in ferie il cosidetto “trasportatore”. Si tratta di un dipendente che di mattina presto, a seconda delle terapie oncologiche previste dai medici ai malati di cancro, si reca in farmacia col suo carrellino a prendere le varie dosi di chemio per portarle poi al reparto di oncologia per far svolgere regolarmente la terapia. Duecento metri di percorso, più o meno.

Il dipendente non è al servizio dello staff di Russo ma dipende da un altro ufficio personale. Che gli ha regolarmente concesso le agognate ferie. Peccato, però, che il sostituto abbia pensato bene di marcare visita facendosi refertare al pronto soccorso. Ed è stato il caos. Niente chemio in reparto perchè nessuno l’ha portata, pazienti in attesa per ore e Antonio Russo su tutte le furie. Lui stesso ci ha messo la faccia chiedendo scusa, uno ad uno, ai malati di cancro in attesa da ore. Poi ha scritto una nota al direttore generale del Policlinico e per conoscenza al direttore sanitario e al responsabile risk management informandoli dell’accaduto e chiedendo “di provvedere in qualunque modo ma con la massima urgenza”. Poco dopo le 11,30 di oggi la situazione, seppur con gravi ritardi, si è normalizzata e quasi tutte le 40 terapie programmate sono state portate a termine. Ma resta il punto interrogativo: domani si troverà un “trasportatore” disponibile?


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