Poliziotti in bicicletta controlla zone costiere - Live Sicilia

Poliziotti in bicicletta controlla zone costiere

CATANIA
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CATANIA. Con l’avvio della stagione balneare la Questura di Catania ha incrementato i controlli nelle zone costiere. Anche il servizio del “Poliziotto di quartiere” e’ stato modulato in funzione delle esigenze della stagione estiva e gli agenti sono stati muniti di una bicicletta per potersi muovere al meglio tra le strade.
In particolare gli agenti passeranno al setaccio la zona “Ognina” per garantire a residenti e turisti un’estate tranquilla.


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    Buongiorno! L’Italia impegna da anni in missioni di pace all’estero, al pari di altri paesi, migliaia di uomini delle Forze Armate e certamente ciò è lodevole e giusto. Ma credo che altrettanto necessario sia assicurare ai Cittadini italiani la certezze di vivere in una Repubblica democratica presidiando , se necessario e credo lo sia alla luce degli eventi violenti registrati in tutta la Penisola, con l’Esercito tutto il territorio, indistintamente. La contemporanea capillarizzazione dei servizi sociali e della scolarizzazione, ancora lacunosa in molte realtà, potrebbe essere un giusto inizio di un lungo cammino. Certamente l’esempio primario di correttezza e trasparenza dovrebbe essere prerogativa elettiva di Chi ha potere decisionale…ma vedo un po’ di nebbia che ne offusca la visione. Speriamo bene. Pace!

    Un visibile segno dell’amore del Beato Puglisi per Brancaccio. Va raccolta la goccia buona di questo oceano grigio e portare la luce della speranza in questa parte di Palermo che pur riempiendo pagine di libri e copioni cinematografici non risulta scritta nelle scelte prioritarie del Consiglio Comunale o delle determine sindacali. Eppure è la porta di accesso cittadino di quel Corridoio 1 (TEN-T) Berlino-Palermo.

    Un quartiere chiede aiuto, nel piccolo. Io credo che è l’Italia che chiede aiuto.
    Le cause sono diverse: Abbiamo legalizzato le droghe, giustificando, le piccole quantità per uso personale, etc.., adesso, ci si ritrova con morti “ammazzati” lungo le strade, morti “ammazzato” chi per il traffico chi per l’uso.

    Le forze dell’ordine che arrestano le persone e la magistratura li rilascia o agli arresti domiciliari o altro.

    Siamo ormai diventati un paese illegale”, dove chiunque commette un reato si ritrova processato per direttissima e messo in libertà.

    Soluzione: rimettiamo ordine nella società, e creiamo posti di posti lavoro e investimenti per lo sviluppo.

    rendessero legale come l’alcol.

    Questo articolo dimostra che omologare, uniformare ed etichettare non solo non da la misura delle cose ma è un’ingiustizia per chi, quell’etichettamento e quel pregiudizio lo subisce sulla propria pelle. E’ un grido di aiuto, ma anche di speranza e di cambiamento di prospettiva. In una zona come lo Sperone, qualcuno ha ancora fiducia nelle Istituzioni e vuole chiamarsi fuori, dal degrado e dalla illegalità di quel contesto. La bonifica di un territorio non può essere eseguita da una minoranza di abitanti che, per quanto ispirati da buone intenzioni, se isolati,hanno già perso in partenza, servono una serie di interventi intensivi finalizzati al presidio, al monitoraggio e alla sorveglianza del territorio. La collaborazione tra le Istituzioni e gli abitanti del quartiere è importante, ma va costruita giorno per giorno.La trasformazione passa dalla riparazione di una ferita che è stata inferta proprio dalle Istituzioni e da una politica che ha abbandonato interi quartieri, facendo solo teatrini e passerelle durante la campagna elettorale. Io sto con chi ha scritto quella lettera, io sto con i miei concittadini.

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