Porto Catania, arriva il parere del ministero dell'Ambiente

Porto di Catania, arriva il parere del ministero dell’Ambiente

Accolte alcune delle osservazioni avanzate dalle associazioni civiche
INFRASTRUTTURE
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CATANIA – Pubblicato il parere della commissione tecnica del ministero dell’Ambiente sulla valutazione ambientale strategica (vas) del Piano Regolatore del Porto di Catania. Il ministero ha accolto parte delle Osservazioni presentate nel mese di febbraio di quest’anno da parte delle Associazioni ambientaliste e socio-culturali catanesi ed ha formulato numerosissimi rilievi al progetto.

Il Ministero prescrive, tra le altre cose, di assicurare l’integrazione funzionale tra i porti di Catania ed Augusta con specializzazione reciproca, con Catania “più orientata a traffico passeggeri e crocieristico”.

“Analizzare, inoltre, le alternative che possano comportare la minor interferenza possibile con il fiume Acquicella, cercando di mantenere l’ambiente della foce inalterato sia come corso fluviale che in termine di superficie, evitando lo spostamento della foce. Tutelare le specie e gli habitat inseriti nelle Direttive europee Uccelli ed Habitat, ed applicare anche la Nature Restoration Law”.

“Approfondire, inoltre, gli aspetti naturalistici sulle lave della scogliera dell’Armisi riducendo l’ampiezza della prevista darsena turistica e predisporre un vero e proprio Piano Energetico Portuale dotato di tempistiche, responsabilità attuative, stime economiche e priorità di intervento, valutando la capacità effettiva di autoproduzione energetica da fonti rinnovabili”.

“Approfondire, ancora, i valori storici e paesaggistici del Molo Vecchio che, trattandosi di bene pubblico con più di 70 anni di età, è tutelato ope legis”.

Il parere del Ministero sottolinea che il Piano Regolatore del Porto presentato risulterebbe carente di alcuni approfondimenti. Fra questi, il rilievo marino costiero dell’area interessata dalla costruzione dell’eventuale nuova darsena in corrispondenza dell’Acquicella. E lo studio su come le azioni proposte per la rinaturalizzazione della foce dell’Acquicella debbano integrarsi con le specie e gli habitat rilevati.

“L’amministrazione comunale – dichiarano le associazioni che da mesi sollevano criticità sul piano del posto – è stata inerte nel chiedere all’Autorità portuale il rispetto della volontà della città. È indispensabile che su questo punto vi sia chiarezza: ed è quindi necessario che la mobilitazione continui affinché l’Autorità portuale accetti di rivedere e ridiscutere il Piano Regolatore del Porto della nostra città”.


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