PALERMO – “Chiedo scusa nonostante il gesto atroce che sto per compiere”, ha scritto Salvatore Patinella su Facebook prima di uccidere la sua compagna, Giovanna Bonsignore, a Villabate. Vita social e vita reale, che scorrono spesso lungo linee parallele, si sono drammaticamente incrociate giovedì sera.
Non è la prima volta che accade. Anche questo è il segno dei tempi che viviamo. Ci si spinge fino ad annunciare un omicidio-suicidio.
Un anno fa a Trapani, con due post su Facebook, Vanda Grignani anticipò l’omicidio del convivente Cristian Favara. Scriveva che avrebbe fatto “qualcosa che non avrei mai pensato, vi amo. Perdonatemi”. La convivenza era diventata impossibile ed esplose la ferocia a coltellate al culmine dell’ennesima lite in casa.
Nel febbraio 2021 Salvatore Baglione confessò di avere ucciso la moglie, Piera Napoli, cantante neomelodica di 32 anni, nella loro abitazione di via Vanvitelli, nel rione Cruillas. L’uomo è stato condannato all’ergastolo.
Subito dopo avere massacrato a coltellate la moglie mentrte era seduta sul water commentò su facebook con un post accompagnato dalla foto dell’attore Robert De Niro: “Il rispetto, gran bella parola… Peccato che non tutti ne conoscano il significato”. Era accecato dalla gelosia.
Cosimo Pagnani, dopo la separazione, uccide la moglie Maria D’Antonio, a Postiglione, in provincia di Salerno. Anch’egli usa un coltello per scaricare la sua rabbia con decine di colpi. Poco prima, sul suo profilo Facebook, era apparsa una frase, l’annuncio del delitto: “Sei morta”. Una frase che raccoglie 300 like e 400 condivisioni.
Mauro Micucci, dipendente romano dell’Inps, sorprese la moglie in ascensore con un altro uomo e li ammazzò a coltellate. Aveva scritto su Facebook. “Tanto vi troverò… prima vi sbrano poi torno a volare molto in alto”. Facebook è ormai parte integrante della vita di tutti. E per alcuni anche della morte.
È accaduto di nuovo ieri in un appartamento a Villabate. Un uomo che non si rassegna alla fine della relazione, si arma di bisturi e insegue in casa la compagna che diceva di amare, “la mia principessa, il mio universo” la chiamava, la uccide e poi si suicida.