Presenze giù e costi in salita | La crisi degli alberghi siciliani - Live Sicilia

Presenze giù e costi in salita | La crisi degli alberghi siciliani

Marianna Flauto, segretario Uiltucs Sicilia

La società Costa degli Ulivi, che gestisce diverse strutture a Palermo, tra cui il prestigioso hotel Piazza Borsa, ha annunciato tagli al personale. Marianna Flauto, segretaria della Uiltucs: "Necessario un tavolo regionale".

Scattano i primi licenziamenti
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PALERMO – Luci spente negli hotel siciliani. La crisi del settore turistico colpisce gli alberghi storici di Palermo. Dopo mesi di trattative, la società ‘Costa degli Ulivi’ – che gestisce il grand Hotel e villaggio Torre Normanna, l’Eolian hotel, il grand hotel Piazza Borsa, l’hotel La Torre e l’agenzia di viaggi Tour Sud – ha annunciato il licenziamento di nove dipendenti. Nello specifico Costa degli Ulivi ha deciso di chiudere per il periodo invernale l’hotel Torre Normanna. La società ha subito nel corso degli ultimi anni una riduzione progressiva e costante delle presenze “lasciando – si legge in un comunicato dell’azienda – inalterati, ed anzi rendendoli più gravosi, i costi di gestione”.

La media della riduzione delle presenze al 31 agosto 2013 si aggira intorno al 22 per cento rispetto all’anno precedente, con un picco del 26% relativamente all’hotel Torre Normanna”. Costa degli Ulivi già l’anno scorso aveva deciso di non aprire l’Eolian hotel. Sono molte, oggi, le strutture alberghiere che stanno valutando la possibilità di trasformare le strutture da alberghi annuali a stagionali riducendo così i mesi di apertura. Questo comporta inevitabilmente una riduzione drastica del personale. Il provvedimento che coinvolge l’hotel Torre Normanna potrebbe estendersi anche alle altre strutture alberghiere. Nessun sostegno al reddito, inoltre, per i lavoratori: “Non estono le condizioni – si legge nel comunicato della Costa degli Ulivi – per potere accedere agli istituti che consentano la salvaguardia dei livelli occupazionali perchè non sussistono i requisiti e la possibilità di occupare il personale in esubero in altre mansioni o presso altre strutture”.

I dati sono scoraggianti. Secondo gli ultimi resoconti di Uras-Federalberghi Sicilia si è passati dal 30 per cento al 24 per cento di flussi turistici negli ultimi 10 anni e rimangono vuoti circa il 70 per cento dei posti letto disponibili in un anno. I numeri di cassaintegrati, o di lavoratori sospesi, sono l’ulteriore riprova del disagio che stanno vivendo gli operatori turistici, l’intero settore ricettivo, dei ristoranti, degli stabilimenti balneari, delle agenzie di viaggio e dell’intero comparto. “La situazione del settore turistico ci preoccupa molto – dichiara Marianna Flauto, segretario della Uilctus Uil Sicilia – . Le istituzioni non dimostrano alcuna sensibilità. Le parti sociali hanno chiesto più volte un tavolo regionale ma sempre senza alcun esito. Le stesse aziende lamentano lo scarso interesse da parte di tutti, l’assenza di iniziative che portino i turisti in Sicilia, l’assenza di sgravi fiscali e contributivi. Abbiamo chiesto a Costa degli Ulivi di potere esperire l’esame congiunto al fine di salvaguardare i lavoratori . Questo settore non può più aspettare i tempi della politica. Subito un tavolo regionale”.


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